Le insidie e le difficoltà della gara non hanno fermato il comandante Andrea Trovarelli, per un giorno pilota di rally al “Liburna Terra”, rally svoltosi sulle strade del volterrano nei giorni di venerdì 15 e sabato 16 Aprile.
Trovarelli non ha mollato di un centrimetro, giungendo fino alla fine della prova con grinta e determinazione, aggiudicandosi un posto in classifica. Un risultato che lo lascia del tutto soddisfatto:
“Considerato che questo non è assolutamente il mio mestiere ma solo un hobby, che al termine della due giorni di Volterra oltre 40 concorrenti si sono ritirati prima della fine della manifestazione e che le risorse investite nella messa apunto del mezzo non sono state eccessive, essere arrivati fino in fondo, affrontando tutte le 6 prove speciali e percorrendo oltre 350 km, è da considerarsi un risultato di tutto prestigio”.
Lo scopo della partecipazione al rally, ricordiamolo, era tutt’altro. Sensibilizzare gli automobilisti sulla sicurezza al volante, l’importanza della guida sicura, la cura del mezzo e soprattutto, schiacciare sull’acceleratore solo quando è consentito farlo. Come nel caso di una manifestazione motoristica come quella dello scorso week-end.
“Tre gomme forate, la rottura del crick e l’improvviso spegnimento della vettura a causa di alcuni problemi con la batteria ci hanno penalizzato dal punto di vista del tempo – dichiara Andrea Trovarelli – ma del resto, il rally è anche questo: gli imprevisti, la casualità, l’improvvisazione unita allo scupolo nel preparare la gara e sapersela cavare nei momenti difficili. Ripeto: considerata la poca esperienza e sono più che soddisfatto della riuscita”.
Un ultima cosa che il comandante Trovarelli tiene a sottolineare in maniera particolare è la partecipazione di numerosi fans del tutto inaspettati:
“Una delle cose che più ho apprezzato – precisa – è stata la presenza degli studenti che, nei giorni scorsi, avevano preso parte ai corsi di guida sicura organizzati dal Comando Territoriale Valdera Nord. Il loro tifo e i loro striscioni mi hanno davvero incoraggiato”.
Il bilancio del Comandante – pilota è dunque nettamente positivo. “È stata una bella esperienza, non solo divertente, ma anche istruttiva – conclude -. Il messaggio che volevamo lanciare, quello di relegare la velocità solamente ai contesti come questo, attrezzati e sicuri, ha centrato in pieno il bersaglio”.