POSITIVO ALLA CANNABIS. GLI ESAMI TOSSICOLOGICI INCHIODANO IL RESPONSABILE DELLA MORTE DI LINDA

L'Eco del Monte e del Padule 23 Maggio 2016 0
POSITIVO ALLA CANNABIS. GLI ESAMI TOSSICOLOGICI INCHIODANO IL RESPONSABILE DELLA MORTE DI LINDA

Nella tarda mattinata di ieri, una volta riscontrata la positività agli esami tossicologici per l’uso di CANNABIS, i Carabinieri hanno notificato al giovane di 19 anni che si trovava alla guida della FIAT Panda di colore bianco che ha investito e ucciso Linda Baglioni – la sfortunata titolare del “Linda Bar” di via Veneto a Pontedera – l’accusa di OMICIDIO STRADALE aggravato.
Ricordiamo che il 19enne di Santa Maria a monte si trovava alla guida dell’auto della madre quando aveva travolto Linda intorno alle 3 della notte tra sabato e domenica, mentre la sfortunata barista si accingeva a tornare a casa dopo il lavoro ed una veloce visita all’inaugurazione di un locale che aveva aperto i battenti a pochi metri da quello di sua proprietà.
Imaptto fatale ed inutile il trasporto al nosocomio di Cisanello, dove Linda è spirata intorno alle 6:30 di domenica mattina in seguito alle ferite riportate nello scontro con l’auto e nel trascinamento seguito all’impatto.
Una tragica fatalità causata dall’inesperienza e dalla distrazione ma certamente sulla quale pesa come un macigno la condizione psicofisica in cui si trovava il responsabile della morte di una persona gioviale, solare, sempre ben disposta e gentile con tutti nella sua determinazione ad emergere.
Così descrive Linda Baglioni chi la conosceva, e sono in tanti a Pontedera e dintorni a rimpiangerla in un commosso ricordo.
Adesso la pesante accusa di OMICIDIO STRADALE, per la quale secondo il nuovo codice della strada sono previste pene dagli 8 ai 12 anni di reclusione, rischia di rovinare la vita anche del 19enne di Santa Maria a monte, dopo aver tragicamente spezzato quella di una splendida ragazza di 37 anni, Linda Baglioni.
Al momento della notifica per il ragazzo è scattato anche il provvedimento di arresto, subito revocato dal sostituto procuratore di Pisa Giovanni Porpora incaricato del caso, vista l’incensuratezza e le condizioni psicologiche in cui si trovava domenica mattina il soggetto (descritto come “provato oltre ogni misura e certamente non in condizioni di sottrarsi alla giustizia”).

Linda al banco del bar con alcuni amici

Linda al banco del bar con alcuni amici

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