UNO SFRATTO SUL CORSO CAUSA DI UN ASSEMBRAMENTO DI PERSONE “INUSUALE” PER CASCINA

L'Eco del Monte e del Padule 18 Luglio 2016 0
UNO SFRATTO SUL CORSO CAUSA DI UN ASSEMBRAMENTO DI PERSONE “INUSUALE” PER CASCINA

Mattinata movimentata per Cascina ed il suo “cuore”, Corso Matteotti già al centro delle attenzioni negli ultimi giorni di buona parte dell’opinione pubblica per ragioni del tutto estranee a quanto accaduto questa mattina intorno alle 11.

Uno sfratto esecutivo di una famiglia di origini rumene (padre, madre e figlio) che occupava uno degli immobili di proprietà privata, gestiti dal comune di Cascina e destinati all’emergenza abitativa, ha richiesto (come da prassi) l’intervento della forza pubblica.

Niente di anormale per carità, ma due automobili dei vigili urbani e due ambulaze sul corso, due volanti dei Carabinieri parcheggiate in piazza dei caduti ed un mezzo antisommossa nelle vicinanze sono bastate e avanzate per dare una smossa alla sonnolenta Cascina di piena estate.

Gli inquilini dell’immobile erano stati inseriti nelle liste delle famiglie in emergenza abitativa anni fa, ma “già da un po’ di tempo dispongono di in reddito sufficiente ad integrare autonomamente il canone di affitto dovuto alla proprietaria della casa – fanno sapere dal Comune di Cascina – Nonostante ciò hanno continuato a non pagare l’affitto, e dopo diverse notifiche di avviso siamo arrivati all’atto finale della vicenda”.

Sul luogo, data la vicinanza con il palazzo comunale, si è vista anche il sindaco Susanna Ceccardi e l’assessore al welfare Edoardo Ziello. “La legge va fatta rispettare – lo stringato commento di quest’ultimo – abbiamo voluto sincerarci che ogni cosa si svolgesse senza incidenti”.

“Il comune di Cascina soffre di una situazione creditoria che assomma a diverse decine di migliaia di €uro di canoni mai riscossi – ha dichiarato il sindaco ai microfoni di Paolo Del Ry (50 Canale) – E’ giunto il momento che le regole siano valide per tutti, ci sono tanti nuclei in difficoltà che non dispongono di nessun reddito familiare, perchè favorire chi risiede da tempo in maniera irregolare in una abitazione messa a disposizione da un privato cittadino ? Come comune siamo tenuti a far rispettare la legge – ribadisce.

Ed infatti, dopo oltre un’ora di “trattative” e tentativi di persuasione, la famiglia è stata accompagnata presso la loro nuova e temporanea dimora.

Il sindaco Ceccardi (di spalle) a colloquio con i comandante della Polizia municipale in via Simone da Cascina, la strada dell'appartamento "incriminato" (freccia).

Il sindaco Ceccardi (di spalle) a colloquio con i comandante della Polizia municipale in via Simone da Cascina, la strada dell’appartamento “incriminato” (freccia).

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