“E l’amministrazione che fa? – scrive l’opposizione – Agisce all’istante e le cancella…”
E’ della Lista Civica “CALCINAIA PER LA GENTE” la denuncia di quanto accaduto nei giorni scorsi nei pressi del cimitero comunale di Calcinaia, dove misteriosamente sono apparse e scomparse nel giro di poche ore alcune scritte sul selciato che riportavano frasi ingiuriose e dall’indubitabile appartenenza. Nella fattispecie le scritte recitavano “SPECISTI DI MERDA” e “GO VEGAN” (vedi foto).
“Le scritte sono state cancellate con insolita solerzia – scrive il consigliere comunale Daniele Ranfagni – Ma la cosa che ci ha fatto riflettere e che volevamo porre all’attenzione di tutti è che l’amministrazione comunale non ha agito come di consueto, ovvero non ha denunciato il fatto e divulgato la notizia prima di procedere alla copertura delle scritte, come invece è stato fatto per quanto accaduto in passato alla fornace Coccapani o in occasione dell’abbandono dei rifiuti”.
Un comportamento, quello tenuto dall’amministrazione in passato, che ha incontrato l’approvazione generale perchè esponendo certi atteggiamenti al pubblico ludibrio è l’unico sistema per convincere questi “anacronistici contestatori” ad assumere atteggiamenti più rispettosi ed in accordo con la società civile.
“In questo caso – prosegue Ranfagni – l’amministrazione comunale ha disposto l’immediata cancellazione delle scritte senza darne corretta informazione alla popolazione, ed ha palesemente occultato le prove di questo atto di inciviltà e le colpe che inevitabilmente sarebbero ricadute sui loro autori prima che esso divenisse di pubblico dominio”.
“Non è che questa discrezionalità di comportamento adottata dall’amministrazione sia determinata da una precisa volontà politica ? – prosegue il rappresentante della lista civica “Per la gente” – Non inimicarsi il popolo ”Vegan”, del quale son ben note le tendenze, potrebbe nascondere il timore di perdere i loro consensi elettorali ed il loro appoggio, foriero di ulteriori consensi viste le manifestazioni a dir poco “stravaganti” talvolta adottate dai (per fortuna minoritari all’interno del movimento) rappresentanti più esagitati. Ognuno è libero di trarre le proprie conclusioni” conclude Ranfagni.
