CENTRO DIURNO “CASAROSA”, “REMAGGI” E INTERFERENZE DALLA S.D.S. L’INTERVENTO DEL COMUNE, UNICO PROPRIETARIO DEL REMAGGI

L'Eco del Monte e del Padule 3 Settembre 2016 0
CENTRO DIURNO “CASAROSA”, “REMAGGI” E INTERFERENZE DALLA S.D.S. L’INTERVENTO DEL COMUNE, UNICO PROPRIETARIO DEL REMAGGI

Sulla chiusura del centro diurno di Zambra e del relativo trasferimento del servizio intervengono, al fine di chiarire la situazione relativa al centro e le idee dell’Amministrazione, gli assessori al Welfare e al Bilancio del comune di Cascina Edoardo Ziello e Dario Rollo.

DARIO ROLLO (bilancio) e EDOARDO ZIELLO (welfare)

DARIO ROLLO (bilancio) e EDOARDO ZIELLO (welfare)

“Il centro semiresidenziale (diurno) di Zambra, non è di proprietà comunale, ed è così esposto alle scelte di mercato che i suoi gestori vogliono intraprendere – affermano – Il Comune aveva già parlato con il Presidente della cooperativa che gestisce il centro, e sembrava che il trasferimento del servizio alla RSA “ASP Remaggi” non fosse solamente possibile, ma anche una logica conseguenza del tutto naturale, viste le attività già svolte nella medesima RSA. Invece è intervenuta la SOCIETA’ DELLA SALUTE, mostratasi incomprensibilmente (ed in questo caso inopportunamente, lasciatecelo dire) solerte nel diffidare la “Remaggi” a non farsi avanti nell’offerta di assistenza ai pazienti dimessi dal centro “Casarosa”. Questo solo perché non avrebbe un “Centro diurno” e semiresidenziale autorizzato. La stessa SDS ha però proposto a mezzo stampa, alcune strutture alternative, tra cui “Villa Isabella”, che è una RSA, esattamente come la RSA “ASP Remaggi”, struttura residenziale – proseguono i due assessori – Ma nella struttura proposta dalla SOCIETA’ DELLA SALUTE il personale impiegato dipende sarebbe della Cooperativa che attualmente gestisce il centro di Zambra e che ha intenzione di chiudere. Le altre strutture indicate da Sds, semiresidenziali, sono autorizzate per la stessa tipologia di pazienti (anziani non autosufficienti anche gravi), per i quali è autorizzata l’ASP Remaggi, che è oltretutto RESIDENZIALE, e dunque fornisce garanzie maggiori in termini di personale e assistenza e di requisiti strutturali e tecnologici. La SOCIETA’ DELLA SALUTE, ignorando che la sostanza del problema in ordine alla RSA “ASP Remaggi” in realtà non sussiste, ignora che la “Remaggi” deve la propria capacità assistenziale all’accordo di programma del 17/9/2008 tra Regione Toscana, Asl e Sds – precisano – Un accordo approvato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 145 del 03/10/2008, in cui venivano erogati due contributi di 230.000 €uro ciascuno, per RSA e “Centro diurno” di Remaggi. Ancora – proseguono Ziello e Rollo nella nota inviataci questa mattina – secondo il Presidente della Società della Salute pisana, la “ASP Remaggi” non sarebbe nelle condizioni di ospitare un centro diurno nel breve periodo e occorrerebbero addirittura degli investimenti strutturali”.

Il locale TV della struttura della ASP Remaggi

Il locale TV della struttura della ASP Remaggi

Stride l’idea di dover operare investimenti così ingenti, in parte finanziati dalla Regione attraverso la stessa Società della Salute, solo al fine di far integrare alla struttura i requisiti richiesti per ospitare un centro diurno – è il ragionamento degli assessori di Cascina – Remaggi eroga già pienamente un servizio uguale e migliore per i malati con gravi disabilità e non autosufficienti da diversi anni (non scordiamo che è classificato “residenziale”…), un servizio offerto in convenzione con la ASL – è l’inattaccabile obiezione mossa da Dario Rollo ed Edoardo Ziello – Il comune di Cascina sta dalla parte delle famiglie, con le quali manteniamo un contatto costante – dicono convintamente – Oggi abbiamo incontrato una delegazione delle famiglie degli ospiti del Centro di Zambra, al fine di comprendere meglio le loro istanze. Ci hanno ribadito la loro ferma volontà di non abbandonare il territorio di Cascina, poiché il trasferimento quotidiano dei propri familiari già sofferenti in strutture lontane da Cascina potrebbe pregiudicare seriamente ed aggravare la salute degli stessi – avvertono – Anche per tale ragione, la ASP Remaggi sarebbe la destinazione ideale sia per i pazienti, sia per le loro famiglie. Il Comune, inoltre, dichiara che si farebbe carico, per ogni ospite, della differenza di quota sociale (alberghiera) normalmente richieste per la fruizione dei servizi della RSA rispetto ad un centro diurno. Poco o nulla cambierebbe, per il resto, in ordine all’incidenza sulla spesa pubblica, poiché una sistemazione al Remaggi invece cha a Pisa, comporterebbe un risparmio sui costi di trasporto controbilanciante i maggiori oneri sulla quota sanitaria essendo il Comune, consorziato Sds, già ordinariamente finanziatore della quota sanitaria in favore degli assistiti nella RSA Remaggi. In merito al nomina del Direttore, ci preme ricordare a chi finge di dimenticarlo, che la proprietà e gestione della Asp Remaggi è del comune di Cascina e non della segreteria del Presidente di Sds. Ma visto che si insiste con le sollecitazioni, è opportuno mettere a conoscenza alcuni tecnocrati pisani che la figura del Direttore manca dal mese di aprile 2016 e il che CdA, dimessosi ad agosto e nominato dal sindaco Antonelli, avrebbe dovuto iniziare la ricerca della nuova figura direttiva nei mesi precedenti la scadenza di mandato del direttore e non da luglio, come in realtà è avvenuto. Rassicuriamo comunque la d.ssa Capuzzi della SDS pisana che la nuova struttura dirigenziale verrà costituita a breve. I professionisti nominati saranno sicuramente all’altezza di dirigere il Centro, e siamo certi che troveranno una bellissima struttura e del personale altamente qualificato e disponibile” – concludono i due Assessori.

La palestra (www.matteoremaggi.it)

La palestra (www.matteoremaggi.it)

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