IL 72° DALLA LIBERAZIONE A CASCINA REGALA LA RISCOPERTA DI UNA FIGURA TROPPO SPESSO DIMENTICATA

L'Eco del Monte e del Padule 4 Settembre 2016 0
IL 72° DALLA LIBERAZIONE A CASCINA REGALA LA RISCOPERTA DI UNA FIGURA TROPPO SPESSO DIMENTICATA

SUSANNA CECCARDI, LA DICHIARAZIONE D’INDIPENDENZA, THOMAS JEFFERSON E FILIPPO MAZZEI: CHI C’E’ DIETRO IL RICHIAMO DEL SINDACO…

Il discorso di ringraziamento del sindaco di Cascina in occasione del 72° anniversario della liberazione del paese dall’occupazione nazifascista ha fatto riaffiorare il ricordo, in specie nella sua parte conclusiva dove si cita THOMAS JEFFERSON e la “dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti di America”, una figura di spicco dell’intero movimento illuminista, tanto sconosciuto al grande pubblico italiano e “toscano” quanto celebrato e ricordato al di là dell’oceano e nell’intera Europa.

Parliamo del filosofo, saggista, medico e amico personale di Thomas Jefferson, George Washington, James Madison, John Adams “padre” e James Monroe, FILIPPO MAZZEI (nato a Poggio a Caiano il 25 dicembre 1730, morto a Pisa il 19 marzo 1816).

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Il francobollo degli USA dedicato a Mazzei

Noto anche come “Philip” Mazzei nei paesi di lingua e cultura anglosassone (negli Stati Uniti innanzi tutto, che nel 1980 gli dedicarono un’apposita emissione filatelica), FILIPPO MAZZEI, può a buon diritto essere annoverato come uno dei “padri” della rivoluzione illuminista.

 

Protagonista di una vita movimentata e avventurosa, densa di esperienze esaltanti così come costellata da tragici insuccessi dal lato commerciale, Mazzei fin dal principio mostrò un indole non in sintonia con l’oppressivo clima della realtà italiana del XVII secolo, tanto da emigrare ben presto all’estero, alla ricerca di un ambiente più ricettivo delle sue idee ed intenzioni.

 

Dopo gli studi universitari ed in seguito ad incomprensioni familiari sulla gestione del patrimonio, visse tra Pisa e Livorno affermandosi come medico, emigrando dapprima in Turchia al seguito di un professionista locale e poi (nel 1754) a Londra, dove visse arrangiandosi con l’insegnamento dell’italiano e solo in seguito intraprendendo una fiorente attività commerciale, in particolare importando in Inghilterra il vino toscano, molto apprezzato nei salotti della buona borghesia londinese.

In Inghilterra Mazzei ebbe modo di conoscere personaggi del calibro di Benjamin Franklin, Thomas Adams e, appunto, Thomas Jefferson (figure di ricchi proprietari terrieri e di immense fortune), Mazzei scoprì ben presto che quella era forse la dimensione dove avrebbe potuto affermare nella vita quei principi etici, morali e politici nei quali credeva ciecamente fin dalla gioventù, anche a rischio della propria sicurezza personale. In più di un’occasione il filoso e letterato toscano prestato alla medicina fu costretto a fuggire dalle bigotte e retrograde tradizioni che percorrevano la classe allora egemone nel paese ospitante.

Un sunto delle avventure di Filippo Mazzei è facilmente rintracciabile in rete, ed è notizia di pochi mesi la trasposizione della storia della figura di Filippo Mazzei su celluloide e su fumetto

Ecco perchè quel “richiamo” del sindaco Ceccardi ai valori della DICHIARAZIONE D’INDIPENDENZA AMERICANA ci ha colpito nel profondo. Non si tratta di piaggeria, condiscendenza o manovre volte ad ingraziarsi chi regge le fila della vita politica cascinese. Chi ci conosce sa bene che non abbiamo mancato in talune occasioni di esporre pubblicamente le nostre posizioni, anche se in esse dovessero essere ostentate critiche e differenze di opinioni, anche al costo di ingiustificate ripercussioni sulla nostro percorso professionale. Ma questa uscita di Susanna Ceccardi non possiamo che citarla anche se apparentemente fuori dal tempo e fuori dagli schemi attuali della politica. Probabilmente il fatto non ci avvantaggerà, ne’ adesso ne’ in futuro, ne siamo certi. Non per questo ci sentiamo esentati dallo scrivere come la pensiamo. 

VIVA FILIPPO MAZZEI, VIVA LA LIBERTA’ !!!

 

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