“LA MOBILITAZIONE CONTRO MAGDI CRISTIANO ALLAM E’ UNA PROTESTA STRUMENTALE E INOPPORTUNA” LE CONSIDERAZIONI DI VALERIO LAGO ALLA VIGILIA DEL CONFERIMENTO DI CITTADINANZA ONORARIA CASCINESE AL GIORNALISTA ITALO-EGIZIANO

L'Eco del Monte e del Padule 27 Ottobre 2016 0
“LA MOBILITAZIONE CONTRO MAGDI CRISTIANO ALLAM E’ UNA PROTESTA STRUMENTALE E INOPPORTUNA” LE CONSIDERAZIONI DI VALERIO LAGO ALLA VIGILIA DEL CONFERIMENTO DI CITTADINANZA ONORARIA CASCINESE AL GIORNALISTA ITALO-EGIZIANO

Con un comunicato stampa recapitato in forma ufficiale a noi e ai principali organi di stampa del comprensorio, il consigliere comunale di maggioranza, contesta la presa di posizione del PD

Dirsi costruttori di pace e tolleranza, facendosi al contempo sobillatori di piazza suona decisamente stonato – scrive Lago – La campagna ostracista della minoranza consiliare ed extraconsiliare è pura propaganda post/elettorale, un chiaro segno dell’incapacità ad accettare il verdetto popolare dello scorso giugno”.

La demagogia è anche in questo caso l’unica arma disponibile, in mano a vecchi contenitori svuotati di contenuto credibile, oggetto dell’arrivismo degli imbucati dell’ultima ora, rimasti a bocca asciutta visto l’inaspettato esito delle elezioni amministrative che ci hanno visto trionfare contro ogni aspettativa” prosegue il rappresentante di AN in consiglio.

Ancora una volta la sinistra dimostra la propria incoerenza e la propria ipocrisia: dove erano i benpensanti quando Cascina annoverava Silvia Baraldini tra i cittadini onorari ? Forse per l’”ancien régime” un soggetto che rimedia una pena cumulativa di 43 anni di carcere merita onori e chi fa denuncia sociale biasimo e sollevazioni di piazza, la solita doppia morale a cui la sinistra ci ha abituati”.

Il 30 marzo 1998 con la delibera nr.42 e con 16 voti favorevoli (P.D.S., Rifondazione Comunista/Verdi e Gruppo Laburista per il Socialismo) Silvia Baraldini diventava cittadina onoraria del Comune di Cascina, prima ancora del suo rimpatrio in Italia, ottenuto secondo l’allora vicepresidente dei deputati di AN Massimo Gasparri «in virtù del pedaggio pagato dagli americani per l’impunità di fatto concessa dal governo Italiano, a guida Prodi/D’Alema, ai piloti statunitensi responsabili della sciagura del Cermis». Si vociferò allora di eccessive spese di rimpatrio, di accordi tra Casa Bianca e Palazzo Chigi circa un entusiastico sostegno italiano all’intervento militare Nato nel Kosovo (sostegno in effetti verificatosi sotto il premierato di D’Alema nonostante la sua tanto sbandierata vocazione pacifista)…

In sostanza la vicenda “Baraldini” non è stata mai chiarita del tutto, e se possiamo personalente convenire sull’iniquità della pena per l’attivista italiana da parte delle autorità statunitensi (quasi 50 anni di carcere per reati ideologici non possono trovare giustificazione alcuna..!), è altrettanto evidente che, al momento del conferimento della cittadinanza onoraria di Cascina, Silvia Baraldini era stata condannata definitivamente da un corte di uno stato democratico e sovrano (gli Stati Uniti d’America), e stava ancora scontando una pena per l’ideazione di reati comprendenti anche “semplici” rapine a furgoni portavalori e l’omicidio del personale di sorveglianza.

Magdi Cristiano Allam, per quanto destinato a dividere l’opinione pubblica per la talvolta eccessiva intransigenza e rigidità delle tesi, ha subìto procedimenti giudiziari esclusivamente per il reato di diffamazione, ma ha sempre pagato le sanzioni comminategli nei casi di colpevolezza, e non si è comunque mai macchiato di reati violenti o è stato incriminato per fatti di sangue.

L’unico caso in cui Allam fu accusato del reato di “islamofobia”, lo vide poi assolto – dicembre 2014 – dal “Consiglio di disciplina” dell’Ordine dei Giornalisti.

L’accusa, l’aver pubblicato sul quotidiano “Il Giornale” articoli caratterizzati da “islamofobia”, fu in seguito smontata perchè “non comparivano valutazioni critiche per fatti di cronaca circostanziati, ma solamente affermazioni di carattere generale sulla religione islamica e coloro che la osservano”.

Alcuni dei votanti di allora” riprende il comunicato di Valerio Lago, riferendosi ai consiglieri comunali di Cascina in carica nel 1998 “hanno ricoperto incarichi amministrativi fino a pochi mesi fa, e sono gli stessi che oggi si dichiarano inorriditi per il conferimento della cittadinanza onoraria ad Allam… mi chiedo con quale coerenza ed onestà intellettuale – affonda Lago – La relativa documentazione originale andrà agli atti del prossimo Consiglio Comunale, per la revoca del suddetto atto, così tutti avranno la possibilità di constatare come chi oggi vuol fomentare una protesta popolare lo fa “pro domo” sua”.

Da ultimo, in calce al documento trasmessoci, il consigliere comunale piazza l’affondo: “Forse tutto questo polverone serve a qualcos’ altro – insinua – magari a distogliere l’attenzione dei cittadini coinvolgendoli in questioni più risibili e meno delicate degli accertamenti amministrativi in corso, da quelle presunte e gravi irregolarità che verranno portate all’attenzione della Procura della Repubblica nel prossimo futuro – conclude – E’ la solita distrazione di massa da parte di un’opposizione sempre più surreale e allo sbando”.

Valerio Lago – Fratelli d’ Italia

Nella foto in alto: Magdi Cristiano Allam e Silvia Baraldini

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