L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE MANTIENE LA PROMESSA FATTA MESI FA: “I DATI PARLANO CHIARO, A CASCINA CI SONO MENO IMMIGRATI…”

L'Eco del Monte e del Padule 5 Novembre 2016 0
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE MANTIENE LA PROMESSA FATTA MESI FA: “I DATI PARLANO CHIARO, A CASCINA CI SONO MENO IMMIGRATI…”

SUSANNA CECCARDI CON ALCUNI AGENTI DELLA POLIZIA MUNICIPALE DI CASCINE LO SCORSO LUGLIO, IN OCCASIONE DEL PRIMO SGOMBERO DI UN INSEDIAMENTO ABUSIVO DI ROM SUL TERRITORIO COMUNALE

L’Amministrazione comunale di cascina porta a casa un altro risultato di rilievo, rispettando la linea dichiarata in campagna elettorale e recentemente deliberata anche in consiglio comunale.

Interventi preventivi, laddove di competenza dell’Ente, per ridurre la presenza di immigrati sul territorio cascinese.

Abbiamo deciso di interrompere il progetto SPRAR, per il quale occorre il nullaosta del Sindaco – fanno sapere dal palazzo comunale – A differenza dei progetti di prima accoglienza, sui quali effettivamente l’Ente non ha alcun potere ma dipende dalle direttive prese altrove, il progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) consiste nell’accompagnamento e nell’erogazione di servizi e sussidi per chi ha richiesto o ottenuto la protezione internazionale.

Per contenere un eccesso di presenza di immigrati sul nostro territorio e sufficiente in questo caso opporsi negando l’autorizzazione del Primo Cittadino. L’avevamo promesso e l’abbiamo fatto…”

Che poi le notizie e i numeri possano essere storpiate ad uso e consumo dei sostenitori di una sola parte politica, è una questione che non ci riguarda – è il pensiero diffuso degli amministratori – La manipolazione delle notizie è una questione che concerne l’etica professionale degli addetti all’informazione, professionisti o presunti tali che dovranno rispondere del loro operato di fronte agli organi giudicanti dell’OdG, anche se dipendenti da una testata che è una sorta di organo ufficioso di partito. Sarà l’Ordine a prendere i provvedimenti del caso, sempre che chi scrive su quel blog sia perseguibile e regolarmente iscritto all’albo…”

Ho scritto una lettera alla Società della Salute Pisana – informa il sindaco di Cascina Susanna Ceccardi – una lettera in cui ho manifestato la mia totale indisponibilità ad accogliere nuovi profughi gestiti con progetti SPRAR, oltre a far cessare quelli già in corso in tutto il territorio comunale”.

A Cascina i profughi gestiti con la formula SPRAR erano complessivamente 14, ubicati in via Ippolito Nievo e in via Pratello; sei ed otto immigrati provenienti dall’Afghanistan, dall’Iraq, Pakistan e Senegal. Ho ritenuto doveroso rispettare il mandato ricevuto dai cittadini che mi hanno scelto – prosegue la Ceccardi – oltrechè prioritario economicamente provvedere a far rimuovere quei migranti, che verranno trasferiti in altri appartamenti fuori dal Comune di Cascina”.

I richiedenti asilo inseriti nel progetto SPRAR cascinese, gestiti dalle cooperative ARCI, saranno ricollocati in altri comuni che aderiscono al progetto, costretti a distogliere preziose risorse altrimenti destinate alla produzione di servizi da erogare ai cittadini residenti sul territorio.


Dal punto di vista dei finanziamenti necessari per l’intero progetto infatti, si richiedeva un contributo direttamente dalle casse comunali:

Si tratta di un progetto che non viene finanziato solo con risorse del Ministero dell’Interno o del Fondo Europeo Profughi come in altri casi – si chiude la disamina del Sindaco – per lo SPRAR è richiesto un contributo in moneta sonante di finanziamenti comunali, somme che vanno ineluttabilmente ad erodere delle risorse che ritengo di dover utilizzare per offrire ai cascinesi una città migliore di quella che ci è stata consegnata dalle precedenti Amministrazioni”.

Cascina sta pian piano diventando una città capace di occuparsi dei propri concittadini, pronta ad aiutarli, ma soprattutto disposta a rimettere in condizioni di camminare da soli tutte quelle persone che quotidianamente ci chiedono un incontro, un colloquio o un semplice chiarimento – conclude Susanna Ceccardi – Stiamo man mano affrontando i settori più disparati, ci stiamo muovendo per aiutare la gente ad affrontare situazioni di disoccupazione, di disagio sociale, problemi abitativi ed economici.

Cascina, volente o nolente, sta cambiando, e l’aspetto che più ci inorgoglisce è che anche coloro che non ci hanno scelto nel giugno scorso se ne stanno accorgendo”.

 



I richiedenti asilo inseriti nel progetto Sprar cascinese, gestiti da cooperative Arci, saranno ricollocati in altri comuni che aderiscono al progetto.

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