ALLA “CITTA’ DEL TEATRO” DI CASCINA LA FEDE ACCANTO ALLA POLITICA, LA RELIGIONE A BRACCETTO COL SOCIALE…

L'Eco del Monte e del Padule 13 Marzo 2017 0
ALLA “CITTA’ DEL TEATRO” DI CASCINA LA FEDE ACCANTO ALLA POLITICA, LA RELIGIONE A BRACCETTO COL SOCIALE…

E’ Luca Nannipieri, assessore alla cultura del comune di Cascina e particolarmente sensibile alle tematiche che interessano l’aspetto interiore dell’uomo e della donna, che compie un inedito passo nella pluridecennale storia della struttura.

“Apriamo la “Città del Teatro e della Cultura” ai raduni dei grandi movimenti religiosi, “Comunione e Liberazione”, i Focolarini, il “Rinnovamento nello Spirito Santo” e la “Azione Cattolica”.

La città del teatro ospita regolarmente gli incontri con la CGIL o con altri sindacati – afferma NANNIPIERI – Va benissimo, è sacrosanto. Ma perché, in un luogo di arte e di cultura, si può parlare di salari, diritti, uguaglianza e non di Gesù ?”

Perché si può parlare di scioperi, di dignità umana e di sfruttamento e non di ciò che rende (o vorrebbe rendere) eterna la nostra anima ?”

Perché in un luogo di cultura come “la città del teatro”, sono leciti gli incontri su Sergio Cofferati e non su San Benedetto, Don Giussani o su Chiara Lubich ?”

Ovviamente la Città del Teatro non ha gli spazi per ospitare manifestazioni internazionali che riuniscono decine di migliaia di persone, come il Meeting di COMUNIONE E LIBERAZIONE a Rimini. Ma incontri regionali o provinciali dei grandi movimenti religiosi, frequentati da tantissimi giovani animati dalla fede possono essere ospitati.

Anche i movimenti più laici possono e debbono essere accolti – prosegue Nannipieri – Ciò che ci interessa è mettere a fuoco l’esperienza umana, e “la Città del Teatro e della Cultura” possiede ampi parcheggi, dispone di una fermata dell’autobus proprio davanti all’entrata, abbiamo a Cascina la stazione ferroviaria…”

Ci sono sale per le conferenze, per le proiezioni, possiamo contare su ristoranti, un bar, siamo geocentrici rispetto a Pisa, a Livorno, a Lucca e a Pistoia, soprattutto siamo aperti a tutto ciò che scuote l’animo umano sul mistero dell’esistente”.

Ospiteremo ben volentieri i movimenti religiosi per equità di valutazione e per donare la scintilla della vostra quotidiana e laboriosa fede militante, in modo che anche questi valori possano innervare la “Città del Teatro e della Cultura”.

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