IL PONSACCHINO UBRIACO RISCHIA DODICI ANNI DI CARCERE

L'Eco del Monte e del Padule 18 Aprile 2017 0
IL PONSACCHINO UBRIACO RISCHIA DODICI ANNI DI CARCERE

Gli esami del sangue effettuati sul tasso alcolemico dell’automobilista che nella notte di Pasqua ha travolto ed ucciso il ciclista nigeriano di 39 anni sono infatti risultati ben 5 volte oltre il limite consentito.

E’ così scattata l’imputazione di “omicidio stradale”, reato istituito in seguito ad una legge di iniziativa popolare – ovverosia dopo una raccolta di firme presentata al presidente della camera dei deputati – e firmata dal Presidente della Repubblica nel marzo 2016.

Secondo la legge infatti, per la guida in stato di grave ebbrezza con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro (ricordiamo che sopra i 2.5 è probabile il rischio di coma etilico), o sotto effetto di droghe, la pena varia da 8 a 12 anni di carcere.

E’ ciò che è accaduto al trentenne ponsacchino, a cui è stata sequestrata la Ford Fiesta con la quale ha investito lo sfortunato immigrato nigeriano, è stata ritirata la patente – rischio di revoca – e si sono aperte le porte degli arresti domiciliari.

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