“QUATTRO MILIONI DI €URO DALLA REGIONE ALL’UNIONE VALDERA… MA DOVE SONO FINITI ???” LA DOMANDA DI MATTEO ARCENNI

L'Eco del Monte e del Padule 29 Maggio 2017 0
“QUATTRO MILIONI DI €URO DALLA REGIONE ALL’UNIONE VALDERA… MA DOVE SONO FINITI ???” LA DOMANDA DI MATTEO ARCENNI

Quattro milioni di euro l’ammontare dei finanziamenti erogati dalla Regione all’indirizzo dell’Unione dei Comuni della Valdera, e fin qui nulla di male, ci mancherebbe…” si apre la nota che MATTEO ARCENNI ci ha inviato pochi giorni fa…

Una nota non poco venata di polemica che prosegue stemperando i toni:

Supportare un ente che mette insieme tanti piccoli Comuni e prova a farli lavorare in sinergia è senza dubbio sinonimo di buon operato per la Regione Toscana”.

Peccato però che i benefici tanto sventolati all’alba della nascita dell’Unione siano rimasti incastrati tra i proclami elettorali delle varie cariche politiche del territorio” affonda Arcenni proseguendo

Quattro milioni di €uro sono davvero tanti, ma al contrario dello sforzo economico della regione Toscana, in quasi un decennio di storia dell’Unione le manovre ideate e messe in atto a favore dei cittadini si contano sulle dita di una mano”.

E’ bene precisare che nessuno ha intenzione di puntare il dito contro i dipendenti dell’Unione, che quotidianamente si adoperano per svolgere al meglio il loro lavoro” aggiunge Matteo Arcenni “ma il problema sta nell’organizzazione e nell’efficienza dell’ente”.

Se l’Unione Valdera rappresenta davvero un’eccellenza a livello regionale e non solo, per quale motivo in nove anni i Comuni di Crespina, Santa Maria a Monte, Ponsacco, Peccioli, Lajatico, Chianni e Terricciola hanno deciso di uscire da questo sistema ?” riflette l’esponente del “Centro Destra Valdera”.

La domanda suona piuttosto banale proprio perché è altrettanto scontata la risposta:

“L’Unione dei Comuni della Valdera è un concetto innovativo, ma in realtà è una macchina che viaggia a suon di denaro pubblico e non arriva da nessuna parte”.

I cittadini sono stanchi di questa politica, che prima li illude e poi li bastona. Di una classe dirigente che snocciola parole soffici, ma che è pronta a marciare sopra a tutto e tutti per la difesa dei propri interessi”.

Meno parole e più azioni concrete, insomma…” prova a dare una soluzione Arcenni.

Matteo Arcenni (foto presa da facebook)

L’Unione utilizzi i fondi regionali per favorire la permanenza e la nascita di piccole imprese sul territorio, si schieri a difesa degli imprenditori sempre più tartassati da uno spietato sistema fiscale, e faccia il possibile per incarnare la legittima speranza per far ripartire l’economia locale e nazionale” suggerisce “Scommetta e creda con forza sulle eccellenze del territorio, dando una possibilità ai giovani che ancora sognano un Paese migliore”.

“L’Unione, in definitiva, provi a fare davvero l’Unione”.

A casa nostra ed in Valdera. A fianco della gente e non dei soliti “professoroni” in giacca e cravatta che ogni giorno ci mostrano tutto ciò che un buon amministratore pubblico non dovrebbe fare” conclude Matteo Arcenni.

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