“Quattro milioni di euro l’ammontare dei finanziamenti erogati dalla Regione all’indirizzo dell’Unione dei Comuni della Valdera, e fin qui nulla di male, ci mancherebbe…” si apre la nota che MATTEO ARCENNI ci ha inviato pochi giorni fa…
Una nota non poco venata di polemica che prosegue stemperando i toni:
“Supportare un ente che mette insieme tanti piccoli Comuni e prova a farli lavorare in sinergia è senza dubbio sinonimo di buon operato per la Regione Toscana”.
“Peccato però che i benefici tanto sventolati all’alba della nascita dell’Unione siano rimasti incastrati tra i proclami elettorali delle varie cariche politiche del territorio” affonda Arcenni proseguendo
“Quattro milioni di €uro sono davvero tanti, ma al contrario dello sforzo economico della regione Toscana, in quasi un decennio di storia dell’Unione le manovre ideate e messe in atto a favore dei cittadini si contano sulle dita di una mano”.
“E’ bene precisare che nessuno ha intenzione di puntare il dito contro i dipendenti dell’Unione, che quotidianamente si adoperano per svolgere al meglio il loro lavoro” aggiunge Matteo Arcenni “ma il problema sta nell’organizzazione e nell’efficienza dell’ente”.
“Se l’Unione Valdera rappresenta davvero un’eccellenza a livello regionale e non solo, per quale motivo in nove anni i Comuni di Crespina, Santa Maria a Monte, Ponsacco, Peccioli, Lajatico, Chianni e Terricciola hanno deciso di uscire da questo sistema ?” riflette l’esponente del “Centro Destra Valdera”.
“La domanda suona piuttosto banale proprio perché è altrettanto scontata la risposta:
“L’Unione dei Comuni della Valdera è un concetto innovativo, ma in realtà è una macchina che viaggia a suon di denaro pubblico e non arriva da nessuna parte”.
“I cittadini sono stanchi di questa politica, che prima li illude e poi li bastona. Di una classe dirigente che snocciola parole soffici, ma che è pronta a marciare sopra a tutto e tutti per la difesa dei propri interessi”.
“Meno parole e più azioni concrete, insomma…” prova a dare una soluzione Arcenni.
“L’Unione utilizzi i fondi regionali per favorire la permanenza e la nascita di piccole imprese sul territorio, si schieri a difesa degli imprenditori sempre più tartassati da uno spietato sistema fiscale, e faccia il possibile per incarnare la legittima speranza per far ripartire l’economia locale e nazionale” suggerisce “Scommetta e creda con forza sulle eccellenze del territorio, dando una possibilità ai giovani che ancora sognano un Paese migliore”.
“L’Unione, in definitiva, provi a fare davvero l’Unione”.
“A casa nostra ed in Valdera. A fianco della gente e non dei soliti “professoroni” in giacca e cravatta che ogni giorno ci mostrano tutto ciò che un buon amministratore pubblico non dovrebbe fare” conclude Matteo Arcenni.