EMERGENZA IDRICA IN TOSCANA, IL PUNTO DI COLDIRETTI

L'Eco del Monte e del Padule 21 Giugno 2017 0
EMERGENZA IDRICA IN TOSCANA, IL PUNTO DI COLDIRETTI

 

La Toscana ha sete, ma solo dove le autorità costituite non hanno avuto in passato la previdenza di allestire infrastrutture in grado di prevenire le ormai periodiche siccità estive.

Questo è il quadro che emerge dalle osservazioni dell’Autorità distrettuale dell’Appennino settentrionale, struttura nata da poco e che tiene sotto controllo i maggiori bacini fluviali della Toscana del Nord, quello del Serchio e quello dell’Arno.

Sono circa una cinquantina le infrastrutture già in essere o in via di completamento da parte di Publiacqua, gestore dell’area più importante economicamente dell’intera regione, rispondente grosso modo alle province di Arezzo, Firenze, Prato, Pistoia, Pisa e Livorno, che conta oltre la metà dell’intera popolazione regionale.

La COLDIRETTI di Pisa in questi giorni ha lanciato l’allarme per tramite del suo presidente FABRIZIO FILIPPI: “C’è una carenza di acqua sia per l’irrigazione dei campi che per il sostentamento degli animali da reddito, ed i danni alla futura produzione agroalimentare sono già ingenti – avverte Filippi – I foraggi per il bestiame scarseggiano, ed un dato già allarmante è riscontrabile nel crollo della produzione di miele segnalata dai tanti apicoltori toscani, un segnale oltremodo preoccupante” conclude.

 

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