Don Zappolini e quella T-shirt “labronica”. Ridda di commenti e indignazione di FI: “Faccia il prete…”

L'Eco del Monte e del Padule 17 Aprile 2018 0
Don Zappolini e quella T-shirt “labronica”. Ridda di commenti e indignazione di FI: “Faccia il prete…”

PONTEDERA, 17 aprile – In un momento come l’attuale, di profonda incertezza politica a livello nazionale e con gli animi ancor caldi di elettori delusi (PD, sinistrorsi e azzurri di Forza Italia) o gaudenti (Leghisti e grillini) per i dibattiti politici e le gioie o le profonde derivate dal responso delle urne, fa discutere “quella foto”, pur vecchia di anni, che ritrae Don Armando Zappolini con la maglia degli ultras del Livorno ostentare la scritta “Silvio, illuminaci, DATTI FOO!!”, parole che, se da un lato possono essere goliardicamente accettate qualore profferite da una frangia di tifoseria da sempre ben schierata e inquadrata politicamente, stridono con la figura di un “messaggero di pace e fratellanza” come Don Armando Zappolini, parroco della chiesa di Santa Lucia di Perignano (PI): è questo che pensa il coordinamento provinciale di Forza Italia di Pisa che esprime la sua ferma condanna alla condotta del sacerdote, una volta di più latore di parole e comportamento che tradisce miserevolmente il mandato ecumenico che gli è stato conferito dalla Chiesa e dai fedeli.

E’ inaccettabile ed irresponsabile, che un prete privilegi la politica, invece di pensare a fare quello che ha scelto diventando sacerdote: promuovere la pace, la fratellanza e testimoniare e diffondere la Misericordia, anche nei confronti di chi, è portatore di idee , a suo giudizio, non condivisibili”. Si apre così il comunicato recapitatoci in redazione dal coordinamento provinciale di Forza Italia, che prosegue precisando:

L’offesa grave, gravissima, non è soltanto nei confronti del Presidente Silvio Berlusconi, ma anche nei confronti di 5 milioni di cittadini italiani che hanno votato Forza Italia alle elezioni politiche del 4 marzo scorso”.

Il comunicati di Forza Italia si chiude “Chiedendo scuse formali ed un intervento dell’Arcidiocesi di San Miniato, nonché un maggiore impegno, da parte del “Don”, anche a favore delle persone anziane, verso le famiglie italiane, verso i giovani che devono costruirsi un futuro ed un percorso di maggiore spiritualità non certo di odio e dileggio come, invece, un costante contributo alla disseminazione di odio tra i fedeli”.

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