Dal convegno dell’Unione di Casciana Terme spunti e proposte per un progetto comune sull’intera Valdera

L'Eco del Monte e del Padule 31 Ottobre 2018 0
Dal convegno  dell’Unione di Casciana Terme spunti e proposte per un progetto comune sull’intera Valdera

CASCIANA TERME, 31 OTTOBRE 2018 – Il 29 ottobre u.s. si è svolto il convegno organizzato dall’Unione Valdera in occasione dei dieci anni dalla fondazione.

Obiettivo della giornata non era solamente la celebrazione della ricorrenza, ma anche trarre dall’esperienza associativa realizzata in Valdera alcuni elementi di rilievo strategico per una nuova governance territoriale.

Eloquente in questo senso il titolo della giornata di lavoro:

Quale amministrazione locale per affrontare le sfide del terzo millennio ?

Hanno partecipato importanti relatori come il Prof. Del Bene, Ilenia Malavasi, Federico Ignesti e Eugenio Giani, nonché l’Ex Ministro per le Autonomie Locali Graziano Del Rio e tutti gli ex presidenti dell’Unione Valdera, Paolo Marconcini, Filippo Fatticcioni, Ivan Mencacci, David Turini, Corrado Guidi.

Da evidenziare la presa di posizione dell’Assessore Regionale Vittorio Bugli, intervenuto dopo l’introduzione della Presidente Lucia Ciampi, a favore di un modello di gestione territoriale che faccia perno sulle Unioni di comuni, salvaguardando per questa via anche l’esistenza dei comuni minori.

In platea anche i Consiglieri della Regione Toscana, Antonio Mazzeo, Andrea Pieroni, Alessandra Nardini e i rappresentanti di tante associazioni e aziende del territorio. Associazioni sociali, ricreative, sindacali e imprese informatiche, editoriali e di molti altri settori che da tempo operano in Valdera.

Mi preme sottolineare anche in questa occasione – ha esordito il Presidente dell’Unione Valdera, Lucia Ciampi nel suo intervento introduttivo – che l’Unione Valdera nasce come ‘casa comune’, attraverso cui abbiamo inteso razionalizzare e coordinare le azioni di tutti i comuni e più in generale del sistema amministrativo locale. Attraverso l’ente Unione, torna al territorio ed alle sue rappresentanze la possibilità di confrontarsi, decidere ed attuare politiche e azioni che assumono valore e significato soltanto a livello di area sovracomunale. Possiamo discutere su come sia meglio organizzarci, ma non sul fatto che un’organizzazione sovracomunale sia assolutamente indispensabile. In ordine sparso e senza l’Unione, siamo destinati a perdere ogni capacità di incidere sulle scelte che contano veramente, assunte in consessi sovracomunali”.

Le Unioni sono strumenti di associazione dal basso, attraverso i quali i Comuni si riorganizzano e riorganizzano il proprio personale ed i propri apparati – si è espresso il sindaco di Buti Alessio Lari “Strumenti attraverso i quali viene costruita o ricostruita l’unitarietà politico-amministrativa di un territorio un luogo in cui comporre i diversi interessi comunali per gestire problematiche non affrontabili da un ente singolo”.

Nel corso dei lavori pomeridiani, il sindaco Mirko Terreni ha tenuto una documentata relazione sui risultati positivi della fusione tra gli (ex) comuni di Casciana Terme e Lari, avvenuta 5 anni fa. “La fusione è utilizzabile entro una scala dimensionale contenuta, non per aggregazioni vaste e popolose. Anche per questa ragione il nostro è un processo di integrazione riuscito, che ha portato benefici sia in termini di efficienza della macchina amministrativa, sia in termini di servizi alla comunità locale”.

In conclusione dei lavori, il sindaco di Pontedera Simone Millozzi ha lanciato una proposta riassuntiva del clima e delle istanze emerse nel corso dei lavori, in cui sono interventi anche il sindaco di Peccioli e la sindaca di Ponsacco, usciti dall’Unione Valdera in anni recenti: “Credo ci siano le condizioni, anche sulla base delle aperture venute dagli amici sindaci già facenti parte dell’Unione, per aprire un tavolo rivolto a tutti i comuni della Valdera -ha detto Millozzi

Un tavolo in cui possano essere messe a punto proposte e progetti utili a ripristinare un livello compiuto di governo strategico per la nostra zona. Oggi è opportuno definire un progetto compiuto dell’intera area della Valdera da far valere a livello regionale e che possa costituire il punto di partenza per la costruzione delle politiche territoriali, tali da disegnare la fisionomia della Valdera per i prossimi 20 anni”. (mf)

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