Dimissioni di Sonia Avolio dopo l’autogol.

L'Eco del Monte e del Padule 15 Ottobre 2018 0
Dimissioni di Sonia Avolio dopo l’autogol.

L’assessore al commercio paga l’uscita infelice contro Cristina Parodi

CASCINA, 15 ottobre 2018 – Fin da subito si erano levate le voci, le proteste e le rimostranze (del tutto giustificate in questo caso, ndr) contro l’assessore Sonia Avolio, colpevole di aver reagito con troppa veemenza e con affermazioni che scadono nel personale alla giornalista televisiva Cristina Parodi, che aveva commentato la prepotente ascesa della Lega di Matteo Salvini nei sondaggi imputandola alla diffusa ignoranza ed alla paura dell’elettorato.

Secondo la Parodi infatti laLega crescerebbe per “l’arrabbiatura della gente, al fatto che probabilmente non è stato fatto molto di quello che era stato promesso e anche all’ignoranza”.

La Avolio si era sentita in dovere di scendere al fianco dei suoi colleghi nella giunta di centrodestra che da due anni amministra Cascina con un video su facebook:

«Volevo mandare un messaggio a Cristina Parodi che dice che quelli che votano per Salvini sono degli ignoranti. Ignorante – ha detto l’assessore – vuole dire senza conoscenza, e lei che non sa più quante corna ma glielo dico io: una per ogni lentiggine se riesce a contarsele. E che vada con la su sorella, insieme ai tegami».

Fin dal primo momento ci siamo astenuti dal commentare delle frasi che si commentano da sole…

Considerato il clima cascinese, clima con cui la giunta Ceccardi è costretta a confrontarsi, le parole della Avolio, fra le altre cose in quota “Fratelli di Italia” e non Lega, suonavano assai funerre per il futuro politico dell’assessore.

Siamo convinti che la Parodi non meritasse commento, per il semplice fatto che le sue affermazioni sono in accordo perfetto con quelle pronunciate negli ultimi tempi dai maggiorenti del PD.

Insopportabilmente vanitose, ammantate da un’aura di superiorità intellettuale (assolutamente ingiustificata, e per questo ancora più insopportabile) che ha causato il distacco di gran parte dell’elettorato dalla sinistra.

Perchè mettersi a discutere con avversari politici che insistono nello scavarsi la fossa da soli ?

Gianni Brera aveva coniato un neologismo perfettamente calzante per questa sorta di sentimento autodistruttivo: “superiority complex” lo chiamava, facendone ampio riferimento nel mondo del calcio ai “maestri” inglesi che snobbarono per decenni diconfrontarsi con qualunque altro avversario perchè non lo ritenevano alla loro altezza. Naturalmente una volta accettato l’invito ai campionati del mondo, la Coppa Rimet 1950 in Brasile, l’Inghilterra fu eliminata al primo turno della competizione dalla raccogliticcia nazionale degli Stati Uniti, composta da dilettanti ed immigrati (1 – 0 gol dell’haitiano Joe Gaejtens, studente universitario e lavapiatti a Brooklyn.

Sonia Avolio avrebbe decisamente fatto meglio a tacere.

In primo luogo perchè le accuse alla Parodi scadono nel personale e nel “pecoreccio”, in secondo luogo perche’ potrebbero dar modo a chi si ritiene intellettualmente superiore (motivo principale della profonda crisi del PD, lo ribadiamo…) di dimostrare la liceità delle loro affermazioni.

Un autogol che ha giustamente consigliato a Sonia Avolio, persona alla quale ribadiamo la nostra profonda stima nonostante questo “incidente”, di rassegnare le dimissioni.

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