PONTEDERA, 28 novembre 2018 – A Torino un solo cinema ha in programmazione il film “Red Land – Rosso Istria”, che racconta il dramma delle foibe e la storia di Norma Cossetto, giovane studentessa all’Università di Padova violentata, stuprata e uccisa dai partigiani Titini solo perchè ITALIANA. Ed ora parlano di razzismo…
Anche a Milano un solo cinema presenta il film del regista Maximiliano Hernando Bruno, che oltre tutto può contare sull’interpretazione di protagonisti niente affatto sconosciuti (Franco Nero su tutti).
A Genova nessuna sala, così come a Perugia ed in Emilia Romagna è possibile vederlo solo in una multisala di Cesena, in Campania per vederlo bisogna andare ad Avellino. A Cagliari non c’è. Nulla in Sicilia. Possibile sia solo un problema di distribuzione? No, non è possibile, oltre al fatto che in un clima come quello attuale, dove i media dipingono a tinte fosche un crescente sentimento nazionalistico testimoniato dai sondaggi elettorali, le leggi della distribuzione cinematografica avrebbero dovuto accogliere il film a braccia aperte.
Infatti nei cinema dove il film viene proiettato il pienone è assicurato.
Tanto che nei due cinema di Roma che ospitano la pellicola le proiezioni sono state prolungate.
Ma c’è dunque un problema culturale, di rimozione, di sottile boicottaggio (nemmeno tanto sottile a dire il vero…) che accompagna ancora oggi il tema-tabù delle foibe.
Un argomento che, per la sua incontrovertibile ed appurata verità storica, è sempre stata una dolorosa spina nel fianco di certi ambienti pseudointellettuali e pseudoculturali, che hanno completamente ignorato e sepolto il dramma vissuto dalle popolazioni italiane in Istria per le stragi etniche perpetrate dai partigiani comunisti del maresciallo Tito.
“In Italia – ha scritto Fausto Biloslavo – ci sono circa 4500 schermi, ma il film sulla tragedia delle foibe, dopo 70 anni, ha trovato spazio nella prima settimana appena in 30 sale e nella seconda in altre 40.”
Per questo a PONTEDERA sarà PONTEDERA SiCura a proiettarlo a fine dicembre nella propria nuova sede.
Contemporaneamente sarà fatta richiesta alle scuole superiori e agli istituti comprensivi di proiettarlo gratuitamente nelle scuole.