Fanfara Station in concerto a Calcinaia

L'Eco del Monte e del Padule 25 Luglio 2020 0
Fanfara Station in concerto a Calcinaia

CALCINAIA – Il Musicastrada Festival cambia volto per garantire la sicurezza e continuare ad offire concerti in naturali scenografie mozzafiato messe a disposizione dai Comuni. Diventa così “Twilight Mode” dove twilight è crepuscolo, e quindi il tempo che sussegue il tramonto o che precede l’alba ”Il tramonto di un’epoca, l’alba di un nuovo mondo”.

Il concerto di Calcinaia sarà in Piazza Villanova del Camì, giusta location per assistere in tutta sicurezza al dance party creato dal vivo da soli tre musicisti e due loop station usate per sovraincidere le tracce e manipolare i suoni acustici ed elettronici. Fanfara Station fonde la forza di un’orchestra di fiati, l’elettronica e i ritmi e i canti del Maghreb. Ispirato dal ricordo della banda del padre di Marzouk Mejri, Fanfara Station celebra l’epopea delle culture musicali della diaspora africana e dei flussi che da sempre uniscono il medio oriente al Maghreb, all’Europa e alle Americhe. Gli strumenti che si uniscono alla voce di Marzouk sono tantissimi: le percussioni scascika, tar, bendir, darbuka e tabla che si intrecciano con la tromba, il trombone, il clarinetto e i tre fiati tunisini: nay, mizued e ocra.

Il progetto composto da tre musicisti: Marzouk Mejri, cantautore e polistrumentista tunisino considerato uno dei migliori percussionisti sulla scena italiana. Nasce in una famiglia di musicisti – suo padre è stato un noto suonatore di darbouka – Tebourba, a circa 30 km dalla capitale Tunisi. Lo stile trombettistico del statunitense Charles Ferris si fonda sullo studio delle diverse tradizioni musicali del mondo, soprattutto sulla sperimentazione performativa nei generi legati alla diaspora africana e alle tradizioni balcaniche. Nel 2006 inizia a esplorare la musica classica e popolare tunisina nel Marzouk Ensemble, accompagnandosi ai fratelli del leader. Marco Dalmasso aka Ghiaccioli e Branzini è DJ e produttore torinese di stanza a Firenze che negli anni ha sviluppato uno stile assai personale, partendo dall’elettronica e contaminandola col blues, il jazz e il folk. Nel 2019 hanno partecipato allo Sziget Festival di Budapest e vinto  il 12°Premio Andrea Parodi, il più importante contest in Italia dedicato alla world music.

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