Arcenni “il fascista” solidarizza con le ultime vittime della microcriminalità pontederese:”Il comune li lascia soli, ne impone la chiusura, e poi i “razzisti” siamo noi..???”

L'Eco del Monte e del Padule 15 Febbraio 2018 0
Arcenni “il fascista” solidarizza con le ultime vittime della microcriminalità pontederese:”Il comune li lascia soli, ne impone la chiusura, e poi i “razzisti” siamo noi..???”

PONTEDERA, 15 febbraio – Matteo Arcenni, rappresentante del “Centro Destra Valdera”, testimonia la sua recente visita alle ultime due attività commerciali di Pontedera che ultimamente hanno dovuto cessare l’attività per un provvedimento comunale che, a detta dello stesso Arcenni, stride non poco con la sbandierata politica comunale, i cui effetti sono stati quelli di vietare la manifestazione elettorale di “Fratelli d’Italia” per un vizio di forma:

Il Comune di Pontedera si dimostra inflessibile alle richieste di suolo pubblico, che devono essere rigorosamente contraddistinte dal bollino “antifascista”, ma si dimentica dei suoi attori principali: i commercianti e le attività produttive di Pontedera”.

Questa mattina abbiamo visitato le ultime due vittime della politica impazzita della città. Il bar Ilenia, in via Primo maggio, e il tabacchino Romani, nella zona dell’ospedale. Tutte e due hanno chiuso i battenti, stritolate dalla microcriminalità”.

La ragazza cinese del bar Ilenia veniva quotidianamente offesa e aggredita da “clienti” extracomunitari” di origine africana, e invece di un gesto di solidarietà dal Comune ha ricevuto un’ordinanza che le vietava, fino a quando l’attività è stata aperta, di vendere alcol dopo le 13 e le imponeva di chiudere alle 19,30”.

Il tabaccaio, invece, ha subìto un furto da 30mila euro nella notte tra martedì e mercoledì scorsi e quindi ha deciso di dire “basta”.

Questa è la Pontedera che ci ha regalato la giunta Millozzi. Una città povera, umiliata, maltrattata e violentata ogni giorno da persone che spesso e volentieri non hanno domicilio, nome e cognome. Un esercito di delinquenti che si diverte a “giocare” dove vuole: bruciano le scuole, sfondano le vetrine delle attività, spaventano le donne, sputano agli anziani. Ma che i cittadini non si azzardino a ribellarsi, altrimenti vengono etichettati come “fascisti” o, peggio ancora, “razzisti””.

La verità è che i pontederesi sono stanchi di vedersi girare le spalle proprio da chi dovrebbe avere più a cuore di chiunque altro il loro benessere. E lo hanno anche dimostrato pochi mesi fa, firmando in seimila nelle attività commerciali contro la criminalità che sta dilagando in centro e negli altri quartieri. Serve una svolta, serve un cambio di marcia”.

MATTEO ARCENNI

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