ANCHE “IL TIRRENO” SI ACCORGE DELL’EVIDENZA DEI FATTI. ALLELUJA…

L'Eco del Monte e del Padule 13 Settembre 2012 0

 

TUTTO GIA’ ANTICIPATO NEL POST DI MARTEDII’ 11 SETTEMBRE SCORSO: CALANO LE VENDITE AL DETTAGLIO DEL 5,8%

Male le piccole e medie strutture, tornano a crescere ipermercati, supermercati e grandi magazzini. Le incertezze sul futuro affossano le vendite dei prodotti per la casa e dell’abbigliamento.

I dati relativi al secondo trimestre 2012 non portano buone notizie per il commercio al dettaglio in provincia di Pisa. Ad affermarlo è la consueta indagine trimestrale condotta dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Pisa su un campione rappresentativo di imprese con dipendenti della provincia di Pisa. Il timore di perdere il lavoro, la diminuzione del potere d’acquisto di salari e stipendi ed il previsto aumento della pressione fiscale portano ad una maggiore cautela sul versante della spesa contribuendo all’ulteriore contrazione delle vendite al dettaglio che, dopo il momentaneo rallentamento della caduta registrato a inizio 2012, fanno segnare a Pisa e provincia un -5,8%.

Il dato più significativo di questa tornata di indagine riguarda gli ipermercati, supermercati e grandi magazzini che, dopo l’andamento incerto degli ultimi trimestri, torna nel periodo aprile-giugno 2012 in terreno positivo (+2,5%). Tra gli altri comparti merceologici, a causa della contrazione delle spese meno necessarie, soffrono molto gli specializzati afferenti al non alimentare (-7,2%) anche se i negozi specializzati nell’alimentare, che più di altri scontano sia la crisi che la concorrenza dei supermercati, fanno segnare un -5,3%. Particolarmente critica, per i motivi sopra espressi, la situazione degli esercizi che vendono prodotti per la casa ed elettrodomestici (-15,0%) ma anche di abbigliamento e accessori (-9,7%).

Per il terzo trimestre del 2012, le attese imprenditoriali in merito all’evoluzione delle vendite e degli ordinativi rivolti ai propri fornitori conferma lo stato catatonico in cui versa il commercio. Il prossimo arrivo del conguaglio dell’Imu, che andrà ad alleggerire le tasche dei consumatori, i problemi occupazionali e l’inflazione ancora su livelli elevati allontanano la prospettiva di un recupero delle vendite a breve.

 

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