Quanto annunciato ieri si è regolarmente verificato: e non senza una buona dose di valide ragioni (a perer nostro). Certamente sono i bambini a pagare le mancanze dei genitori, è questo risulta sempre antipatico oltre che impopolare. Ma permettere che si verifichino continuamente ed in maniera reiterata degli abusi NON E’ CONCEPIBILE. La giunta ha preso una decisione certamente sofferta ma assolutamente legittima. La regolarizzazione del pagamento delle utenze era stata da tempo sollecitata, ed i servizi essenziali (la mensa scolastica, ad esempio) sono comunque garantiti a spese dell’Amministrazione. «Cento utenze insolventi vuol dire, per il Comune di Santa Maria a Monte, attivare altri 2 scuolabus, che dovrebbero gravare su chi fino a ora ha regolarmente pagato», spiega il sindaco, difendendo la scelta della giunta. D’altra parte, sottolinea il primo cittadino, nel regolamento, allegato alla domanda per usufruire del servizio di trasporto, consegnato a tutti i genitori, questo aspetto era chiaro: chi non è in regola con i pagamenti, non sale sullo scuolabus. Per chi è colpevolmente e particolarmente DURO D’ORECCHI forse questa piccola lezione servirà a regolarizzare la posizione del proprio figlio.
