In prossimità dell’abitato di Cascine di Buti, in un campo imboscato nei recessi più nascosti della zona industriale “La Tura”, alcuni figuri, tra i più furbescamente trasgressori di ogni norma di igiene ambientale, insistono bellamente a scaricare a cielo aperto rottami, scarti edilizi e materiale della più varia natura a poche decine di metri da capannoni e ad altri terreni agricoli, completamente ignorati dalla auspicabile repressione delle autorità competenti.
Sulla questione stanno indagando anche alcuni Consiglieri Comunali, sinceramente preoccupati delle potenzialità altamente nocive dei manufatti gettati – tra cui si notano frigoriferi, lastre di eternit, mobilia, ecc… -. Si chiede Paolo Bandecca (capogruppo di minoranza): “A che pro allestire una stazione ecologica “ad hoc” per assistere a questo scempio? Le preoccupazioni salgono se pensiamo che quanto ora visibile è solo una minima parte di ciò che si è accumulato negli anni ed ora è ricoperto dalla vegetazione cresciuta allo stato brado intorno ai rifiuti. Non oso pensare a coloro che, ignari della situazione, consumano tranquillamente ortaggi e frutta provenienti dagli orti circostanti, convinti di perseguire un regime alimentare sano e responsabile”.
Tanto più che il terreno, formato da depositi alluvionali tipici della zona, risulta particolarmente permeabile alle infiltrazioni di acqua (veicolo di trasmissione di ogni sostanza inquinante presente) e senz’altro rifugio di animali caratteristici di ogni “immondezzaio” (topi, ratti, pantegane…).
