L’AUTODROMO DI PARDOSSI FA DISCUTERE ANCHE “DI LA’ D’ARNO”. IL PROGETTO E’ SOVRADIMENSIONATO ?

L'Eco del Monte e del Padule 11 Marzo 2013 1
L’AUTODROMO DI PARDOSSI FA DISCUTERE ANCHE “DI LA’ D’ARNO”. IL PROGETTO E’ SOVRADIMENSIONATO ?

Una brutta gatta da pelare, quella dell’autodromo di Pardossi. Atteso da lungo tempo come l’ipotetica soluzione del degrado economico della frazione e delle zone ad essa confinanti, gode dell’appoggio di molti, escluso che di coloro che a Pardossi ci vivono; ed è facile intuire il perchè.

Pur non avendo dati tangibili per esprimersi sulla questione, nel presentare l’intervento del consigliere Giobbi del Comune di Vicopisano, ricordiamo – decine di anni fa, quando l’attività estrattiva era sempre fiorente – come fossero distintamente udibili, fino a Cascina ed oltre, le esplosioni delle cave di San Giovanni alla Vena, tanto da fare da “sottofondo” sonoro ai giochi guerreschi di noi bambini degli anni ’70. Il pensiero del Consigliere Giobbi è espresso nel seguente comunicato:

Il Movimento ‘Per i Cittadini’ di Vicopisano, segue con attenzione l’evolversi del progetto dell’autodromo di Pardossi, conscio dell’influenza che le attività motoristiche collegate al circuito potrebbero produrre sul versante di San Giovanni alla Vena, dove sulle alture si potrebbero propagare frastuoni, in grado di turbare la quiete dell’eco-sistema. E’ altresì indubbio che l’impianto aiuterebbe in qualche modo il turismo, ma a quale prezzo ?

Ancora una volta ci sembra che di fronte a scelte importanti di politica ambientale, il Partito Democratico abbia preso una decisione arbitraria senza confrontarsi adeguatamente con i cittadini, e imponendo “dall’alto” quanto elaborato nelle stanze dei bottoni.

La nostra solidarietà va quindi agli abitanti di Pardossi, Gello e Latignano che non devono assolutamente essere considerati di serie B. Cittadini delusi ed esasperati, persone nate in campagna, che si ritrovano circondate da industrie e discariche; oppure neoresidenti che hanno da poco acquistato abitazioni nuove a prezzi elevati, e che vedrebbero i valori delle proprie case crollare definitivamente a causa dei rumori dell’autodromo.

L’impianto è a nostro avviso sovradimensionato, sia dal punto di vista dell’impatto sull’area, sia dal punto di vista aziendale. Si cita a modello il circuito di Adria, che è lungo 2.700 metri, ma questo è circondato da barriere antirumore e le abitazioni più vicine distano chilometri. L’impianto di Pardossi misurerebbe un chilometro in più, ma quali accorgimenti sono stati presi per garantire un’insonorizzazione efficace? Diverse abitazioni sono situate a poche centinaia di metri. I rischi di un progetto realizzato con queste modalità sono numerosi. Potrebbero rilevarsi intrusioni acustiche eccessive nelle abitazioni, con relativi ed infiniti contenziosi con gli abitanti della zona e danni economici per gli investitori stessi. Mentre il sovradimensionamento potrebbe comportare l’antieconomicità dell’opera. Il timore è che qualcuno voglia intascarsi frettolosamente i 30 milioni dell’investimento, per poi lasciare il cerino in mano acceso a qualcuno, in primis agli abitanti della zona. Senza dilungarci su aspetti tecnici che non ci competono, abbiamo chiesto con lettera protocollata ed inviata al sindaco di Cascina Antonelli e per conoscenza al sindaco di Pontedera Millozzi, che prima di approvare una necessaria variazione al piano regolatore elevando la soglia acustica e dando il via libera all’autodromo, invitino i responsabili del progetto, pubblici e privati, a ripensare l’opera nei dettagli più controversi.

Marrica Giobbi, Movimento per i Cittadini 

One Comment »

  1. mik 6 Marzo 2013 at 13:32 - Reply

    salve a tutti,
    mi rivolgo alla signora Giobbi e al suo commento “strettamente politico”secondo me per un progetto che portera’ sviluppo,lavoro e sopratutto sicurezza in tutto il comune di pisa e dintorni.
    secondo me la maggior parte dei cittadini adiacenti al progetto e’ assolutamente a favore,per non parlare di tutti gli appassionati di motori che finalmente avranno un posto sicuro dove divertirsi senza rischiare per strada.
    il comune di Pontedera accettando quest’avventura si dimostrera’ di sicuro solido,tenace e vicino alle problematiche lavorative di tutti.
    grazie
    Michele da Ghezzano

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