POSTAZIONE STALKING (PROGETTO DELLA REGIONE TOSCANA/PROVINCIA DI PISA) A DIFESA DELLE VITTIME DI MOLESTIE

L'Eco del Monte e del Padule 5 Giugno 2013 2
POSTAZIONE STALKING (PROGETTO DELLA REGIONE TOSCANA/PROVINCIA DI PISA) A DIFESA DELLE VITTIME DI MOLESTIE

In Provincia di Pisa è stata aperta una Postazione Stalking (visto il dilagare del fenomeno), promossa dall’omonimo progetto della Regione Toscana, in collaborazione con la Provincia di Pisa e incoraggiato dai vari Comuni della zona.
Il lavoro della Postazione Stalking è condotto dall’Associazione Oltretutto che si occuperà dello stalking o molestie assillanti, attraverso un servizio di Sportello Protetto, aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì con orario 9-18.
Le persone che si rivolgeranno al servizio, potranno usufruire gratuitamente di una consulenza psicologica e legale.
Lo stalking è violento non solo quando si traduce in omicidio, stupro e altro, ma anche quando distrugge psicologicamente, moralmente ed economicamente la persona che subisce; anche detto molestie assillanti in quanto forma di aggressione psicologica, non di rado anche fisica, messa in atto da un persecutore, che irrompe in maniera ripetitiva, indesiderata e distruttiva nella vita di un altro individuo, con indiscusse conseguenze fisiche, psicologiche, sociali, relazionali, finanziarie, ecc.
Non è un fenomeno di genere, né di razza, né di cultura o condizione socio-economica, pertanto il servizio, in collaborazione con le agenzie, strutture e associazioni già presenti sul territorio, sarà rivolto a tutti gli individui, sia alle vittime che agli stalker, uomini e donne.


L’accesso avviene tramite contatto telefonico, dal lunedì al venerdì, orario 9.00-18.00, al numero tel. 366 2753616 oppure attraverso la e-mail [email protected]

2 Comments »

  1. Lara 6 Giugno 2013 at 06:45 - Reply

    Spesso la violenza sulle donne inizia proprio dalle chiamate anonime, e si arriva all’abuso vero e proprio. Oggi la tecnologia ci offre un servizio totalmente GRATUITO che è whooming. Noi donne siamo le vittime più mirate…proprio per questo non facciamoci trovare impreparate…PREVENIAMO!!
    A quanti di voi è successo di ricevere chiamate anonime assillanti? Credo un pò a tutti…e purtroppo avete dovuto subire senza poter fare niente poichè il servizio dei gestori telefonici che permettono d’identificarne il nome (override) si fanno pagare non poco. Da oggi non sarà più così!! Potrete conoscere IMMEDIATAMENTE ed in modo totalmente GRATUITO il numero della persona che vi chiama con l’anonimo, tutto questo grazie a WHOOMING. Basta una semplice registrazione qui : http://www.whooming.com e lo avrete automaticamente attivo sul vostro numero,fisso o mobile che sia; dopo di che quando riceverete una chiamata anonima, non dovrete fare altro che premere il tasto rosso per rifiutare la chiamata e vi verrà inviata subito un’e-mail contenente il numero. Semplice no?
    Contribuisci anche tu a far girare questo servizio…anche dedicandoli solamente un breve inserto..potrai aiutare moltissime donne 🙂

  2. Marco Zegna 13 Giugno 2013 at 08:23 - Reply

    ANDREA BUSCEMI STALKER?
    Gianni Merlo 1 secondo fa Rispondi
    Sei in: il Tirreno / Pisa / Cronaca / Buscemi sotto processo per stalking
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    Buscemi sotto processo per stalking
    L’attore e regista denunciato dall’ex compagna. Citazione diretta della Procura. Lui si difende: «Accuse infondatissime»

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    di Pietro Barghigiani

    PISA. Lei lo incolpa di averle rovinato la vita. Lui risponde che sono accuse poggiate sul nulla. Si erano amati. Ora si rivedranno in un’aula di Tribunale. Tutto parte dalla denuncia che un’ex fidanzata ha presentato alla fine di una relazione tormentata e vissuta tra alti e bassi.
    Sono passati tre anni dalla querela e per l’attore e regista teatrale Andrea Buscemi la Procura della Repubblica ha disposto la citazione diretta a giudizio per il reato di stalking, quello che il codice classifica come atti persecutori.
    La fattispecie penale contestata all’artista rientra tra quelle che prevedono il processo senza il passaggio davanti al giudice delle indagini preliminari.
    Spetterà ora al presidente di sezione del Tribunale, dottor Luca Salutini, fissare l’udienza di fronte al giudice monocratico.
    Pisano doc, conosciutissimo in città e volto familiare apparso in fiction e film di successo, Buscemi, 49 anni, affida al teatro l’epicentro della sua attività di artista, senza disdegnare sconfinamenti nel piccolo schermo come direttore artistico di una tv locale.
    È nell’ambiente dello spettacolo che Buscemi conosce la giovane con cui inizia una relazione che finisce male. In mezzo ci sono le versioni dei due protagonisti della storia. Lei parla di promesse non mantenute e di minacce condite da pressioni psicologiche che la annientano.
    Il privato della ex coppia diventerà pubblico in occasione del processo. In aula Buscemi, difeso dall’avvocato Carlo Francione, dovrà difendersi dall’accusa di aver reso impossibile la vita alla fidanzata conosciuta.
    Per una volta interprete e personaggio saranno una cosa sola per un ruolo che non dovrà emozionare o strappare applausi. Dovrà convincere un giudice della propria innocenza.
    «Sono cose infondatissime, poggiate sul nulla» si limita a dire al “Tirreno” che lo ha contattato per avere anche la sua parola su una vicenda delicata che andrà chiarita in Tribunale ascoltando bene le ragioni di chi accusa e gli argomenti di chi non vuole passare per un despota.
    Il titolare del fascicolo è il sostituto procuratore, Aldo Mantovani. Porta la sua firma la richiesta di citazione diretta di Buscemi che a sostegno della propria versione dei fatti, nella quale si escludono atteggiamenti vessatori verso la giovane, ha indicato al pm una serie di personaggi del mondo dello spettacolo.
    Si tratta di attori e vip frequentati da Buscemi all’epoca della relazione poi conclusa a suon di querele da parte della presunta vittima delle sue persecuzioni.
    Nelle intenzioni dell’attore e regista questi personaggi dovrebbero riferire al giudice l’impressione di un rapporto tutt’altro che segnato dalla sottomissione della donna, ai limiti dell’assoggettamento psicologico nell’ipotesi accusatoria.
    L’ex compagna, assistita dall’avvocato Giulia Padovani, ha ripreso a lavorare da tempo dopo un periodo di difficoltà a riprendersi la propria vita.
    Oltre alla querela nel fascicolo compare anche la consulenza redatta dalla psichiatra Antonella Armani secondo la quale la giovane è affetta da sindrome post traumatica da stress con effetti permanenti. Una vicenda delicata non solo per i protagonisti che dovranno raccontarla in pubblico.
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