Sarebbe troppo bello che l’inizio del nuovo anno non portasse con se’ anche alcune imperfezioni o aspetti da rivedere (sulla definizione di questi aspetti i genitori direttamente interessati avranno sicuramente da aggiungere il loro punto di vista che, raccolto a pochi minuti di distanza dall’accaduto, non rientra nei parametri del buon gusto e della decenza per trovare spazio nella presente pubblicazione).

Il Sindaco stesso Corrado Guidi ha postato in mattinata sul suo profilo facebook pubbliche scuse per il “caos dovuto al fatto che l’azienda appaltatrice del servizio di trasporto scolastico (al primo anno di esperienza nel Comune di Bientina, ndr) è in possesso di liste diverse, costellate di omissioni e dimenticanze di nominativi, rispetto a quelle fornitele dall’Amministrazione già la scorsa settimana”.

Il risultato di questa grave incomprensione è stato sotto gli occhi di tutti questa mattina: alunni (taluni alla prima esperienza scolastica, altri “all’esordio” assoluto presso la sede centrale di Bientina) spaesati, genitori inviperiti, insegnanti che brancolavano nel buio, decine e decine di rimostranze all’operato dei responsabili.

Già, ma chi sono i responsabili ?

Il Primo Cittadino, come sua abitudine, non teme di esporsi in prima persona confidando che: “abbiamo agito – come sempre – nell’interesse dei ragazzi, ed indagheremo a fondo per scoprire i motivi di questo grave disguido. Il Direttore di ITACA (la ditta che ha sostituito la FALASCHI di Pontedera a partire da quest’anno) è stato da me contattato per rendere conto della situazione. Stiamo lavorando freneticamente affinchè il servizio di trasporto scolastico possa essere al più presto (già dalla giornata di domani) all’altezza degli altri servizi sociali e per l’infanzia che i bientinesi stessi riconoscono essere all’avanguardia”.

Va da se’ che, fiduciosi come sempre nell’operato di Guidi e del suo entourage, un disservizio come quello di questa mattina – accompagnato da un’atmosfera degna di un girone dantesco – necessita di doverosi approfondimenti.

Perchè se è vero che “la perfezione non è di questo mondo”, e che “sbagliando s’impara”, numerose testimonianze raccolte quest’oggi assicurano un pernicioso e preoccupante perdurare del disservizio nel trasporto scolastico bientinese, sopravvissuto all’alternarsi delle aziende appaltatrici.

Il ragionamento che proponiamo può essere difficilmente confutabile: se c’è qualcosa che non funziona, questo “quid” non dipende da deficienze delle ditte avvicendatisi nel corso degli anni, ne’ dall’Unione Valdera “ufficialmente” detentrice delle operazioni di bando e di organizzazione dei trasporti scolastici in tutto il territorio dell’Unione, ma in realtà si è vistasi costretta a delegare ai vari “uffici scuola” di ciascun Comune la pianificazione degli orari, dei tabulati e di ogni debito accessorio del servizio scuolabus per ovvia ignoranza dei problemi specifici delle singole realtà. Una palese deficienza che duole dover constatare è la pubblicazione – da parte del Comune sul proprio sito internet ufficiale – dei tragitti e degli orari degli scuolabus impegnati nel servizio; elenchi che NON sono quelli stilati dal Comune (e quindi esatti), ma quelli redatti dagli autisti dei pullman ad uso e consumo proprio e personale (una sorta di pro-memoria, insomma… lo si può notare anche dalla grafica decisamente “curiosa”). Una svista che poteva forse essere evitata se non si fosse perseguito l’illusorio traguardo di un’efficienza inappuntabile, con il risultato di pubblicare SUL SITO UFFICIALE DEL COMUNE DI BIENTINA informazioni risultate errate e fuorvianti (sarebbe stato sufficiente mettere a confronto i due elenchi, magari pubblicandoli con una mezz’ora di ritardo, per accorgersi delle decine di nominativi mancanti nei tabulati in possesso di ITACA e della loro evidente e clamorosa inesattezza).

IN DEFINITIVA, CONSIGLIAMO AI GENITORI DI METTERSI IN CONTATTO CON L’UFFICIO SCUOLA DEL COMUNE DI BIENTINA PER VERIFICARE LA PRESENZA DEL/LA PROPRIO/A FIGLIO/A A BORDO DELLO SCUOLABUS DEI PROSSIMI GIORNI, TRALASCIANDO QUANTO PUBBLICATO IN RETE DAL COMUNE.