L’incontro dal tema “La piazza che vorrei”, promosso ed ospitato dall’amministrazione di Vicopisano venerdì 10 gennaio in sala consiliare per accogliere le proposte dei cittadini circa la futura valorizzazione e risistemazione della piazza centrale del paese, ha registrato un’affluenza massiccia e partecipe. All’attenzione del Sindaco Juri Taglioli che ha introdotto e presenziato alla discussione, la maggioranza degli intervenuti si sono espressi a favore di una chiusura al traffico veicolare ed una collocazione delle sfilate del “carnevale vicarese” nel centro del paese. Maria Uras (La Stellaria), Marta Galluzzo (Orcotondo) e Roberto Paganelli (Ass. antiquari ed auto d’epoca) hanno citato l’esempio di quanto intrapreso da altri Comuni ricchi di valori storici ed architettonici (Lucca, Firenze, Pisa…), e Nicola Bovoli (persona di assoluto spessore e gestore del Frantoio sociale di Vicopisano) è andato oltre, subordinando l’auspicabile rinascita di piazza Cavalca a quella di tutta l’economia paesana, indicando anch’esso nella chiusura al traffico un primo passo obbligatorio.
Marrica Giobbi (“Per i Cittadini”, prossimo candidato sindaco): “Piazza Cavalca va sicuramente pedonalizzata, ma suggerisco anche la costruzione di piccoli chioschi per gli esercizi commerciali, l’eliminazione di quello attuale che offende il senso estetico di chiunque e degli incentivi alle attività della piazza, attingendo alle risorse ottenute con l’eliminazione degli sprechi (citiamo ad esempio la pista ciclabile Noce-Uliveto costata 160.000 €uro)”. I pochi negozianti presenti hanno per lo più taciuto sulle possibili conseguenze negative sui commerci di una chiusura veicolare (vedi Cascina, dove i negozi su Corso Matteotti stanno chiudendo uno dopo l’altro). E’ anche vero che, come è stato fatto giustamente notare, che i Vicaresi frequentano la piazza nelle occasioni in cui il traffico viene deviato altrove, e quindi l’interdizione alle auto potrebbe essere una soluzione. Juri Taglioli ha chiuso il dibattito assicurando la volontà di approfondire la questione con i diretti interessati e con la cittadinanza tutta, e che il progetto per una decisione condivisa proseguirà anche attraverso un dibattito online ( a questo scopo sono state raccolte le e-mail dei presenti).