Presto formalizzeremo la chiusura del rapporto con il Concessionario del Project che non è riuscito a recuperare l’immobile. Chiunque possa essere interessato è invitato a farsi avanti potendo contare sulla collaborazione del Comune e su un progetto pronto.
“Stiamo concludendo finalmente l’operazione che dovrebbe far tornare l’immobile ex
Casa del Fascio di Lugnano a completa disposizione dell’Amministrazione comunale.”
introduce il Sindaco.
Per fare una breve storia: l’ex Casa del Fascio fu comprata dal Comune di Vicopisano
il 31 maggio 2000 per una cifra in lire di neanche 100 mila euro attuali.
Una ristrutturazione interamente a carico dell’Ente era impensabile e il Comune
ricorse a un bando di project financing per recuperare la struttura riservandosi il
piano terra (in modo da darlo in uso sociale alla cittadinanza) e destinando il primo
e il secondo piano a servizi e appartamenti con affitti controllati.
Il bando fu vinto dalla Società di progetto “Finalmente Lugnano” che ad oggi non ha
attuato il recupero e che non riuscirà a farlo nel futuro a causa del crescente
ristagno del settore edilizio.
“Dopo anni di trattative abbiamo ritenuto necessario formalizzare ciò che abbiamo
concordato nell’ultima riunione con la Società Finalmente Lugnano. Finalmente
l’avvocato della Società ha predisposto la documentazione da firmare per ufficializzare
la chiusura del rapporto che ci lega.” – spiega il Sindaco Juri Taglioli.
“Con la sottoscrizione dell’atto le parti risolvono, consensualmente, la convenzione
avente ad oggetto la concessione della progettazione e dell’esecuzione delle opere
di restauro dell’ex casa del Fascio di Lugnano in Vicopisano, nonché della parziale
gestione della stessa (di cui all’atto a rogito del 29 maggio 2008), determinandone la
cessazione totale degli effetti. In questo modo abbiamo evitato contenziosi con i
relativi costi legali e ritorneremo nella fase di piena proprietà del bene con l’aggiunta
del progetto stilato dalla Società che ha un valore di varie migliaia di euro.
Nella contrattazione bonaria infatti siamo riusciti ad ottenere, come una sorta di
indennizzo per il tempo passato, che la Società Finalmente Lugnano s.r.l. ci cedesse
gratuitamente l’intera progettazione ed i relativi diritti inerenti l'opera intellettuale il
progetto, in modo da poterlo utilizzare per il recupero futuro.”
“Dovremo guardarci intorno e capire le potenzialità reali dell’immobile, poiché l’obiettivo
dell’Amministrazione è di metterlo a reddito e garantirne contemporaneamente una
fruibilità sociale.” – conclude Taglioli – “Prima di pensare a pubblicare altri bandi, faccio
un appello a chi fosse interessato, soprattutto a livello imprenditoriale, a rivolgersi al
nostro ufficio tecnico per dare un contributo di idee o una soluzione, che prenderemo
in seria considerazione nei limiti di ciò che la legge ci permette di fare.”
Nel frattempo l’Ufficio spiega che la struttura è monitorata e che nel 2010 sono stati fatti
due interventi al tetto per evitare situazioni di pericolo.