PROVINCIA DI PISA: AMBIENTALISTI E ANIMALISTI UNITI CONTRO LA CACCIA ALLA VOLPE. PRESIDIO DEL 26 MARZO DALLE 15 ALLE 18

L'Eco del Monte e del Padule 25 Marzo 2014 0
PROVINCIA DI PISA: AMBIENTALISTI E ANIMALISTI UNITI CONTRO LA CACCIA ALLA VOLPE. PRESIDIO DEL 26 MARZO DALLE 15 ALLE 18

Mercoledì 26 marzo alle ore 15, si riunirà nella sede della Provincia di Pisa (Sala dei Comuni – ingresso da via S. Pellico)

la Consulta Faunistico Venatoria sul Piano di controllo della volpe e delle specie problematiche.

Il Piano, che prevede l’abbattimento di 500 volpi, vede la netta contrarietà delle associazioni ambientaliste e

animaliste che nelle scorse settimane, hanno scatenato in pochi giorni oltre 1.000 mail di protesta destinate al

Presidente della Provincia e all’Assessore alla Difesa della Fauna, con una decisa presa di posizione contro il

provvedimento.

La cosa più grave, sottolineano le associazioni, è il quadro conoscitivo assolutamente inadeguato e approssimativo su

cui si fonda il Piano di controllo. Non si sa qual è la consistenza della popolazione di volpi in provincia di Pisa. Non si sa

quante ne sono state abbattute durante la stagione venatoria, quando, nonostante si tratti di specie cacciabile, i

cacciatori ne evitano l’abbattimento, per poi lamentarsi, a caccia chiusa, dei danni di questa specie, in modo da

ottenere la possibilità di abbattimenti per tutto l’anno.

Non si considera la relazione fra l’andamento delle popolazioni di volpe e i ripopolamenti a scopo venatorio, fatti con

animali allevati, inadatti a difendersi, che facilmente diventano preda delle volpi.

Dispiace vedere le associazioni agricole e venatorie difendere con tanta decisione un Piano di cui non si conoscono gli

effetti di disturbo sulle altre specie: in pieno periodo riproduttivo infatti la caccia con i cani, estesa anche alla tana,

può danneggiare specie protette come il tasso e l’istrice, ma anche molte specie di altri mammiferi e di uccelli.

Inoltre l’uccisione dei cuccioli e delle femmine gravide, in una lotta senza quartiere a questo predatore, costituisce un

elemento di crudeltà assolutamente gratuito e evitabile con altri metodi, che privilegino il controllo delle fonti di

alimentazione, a partire proprio dalla disponibilità di prede: fagiani, lepri, pernici, allevate in cattività e inadatte alla

vita selvatica.

Colpisce poi che le associazioni agricole non si rendano conto dei pericoli connessi alla circolazione di persone armate

nel periodo primaverile-estivo, quando l’uso turistico e ricreativo del territorio è maggiore e coinvolge centinaia di

strutture agrituristiche e rurali, rischiando di provocare incidenti e una immagine del territorio pisano brutale e

controproducente.

Per questo, mercoledì dalle 15 alle 18 organizzeremo un presidio davanti alla sede della provincia e in tale orario i

nostri attivisti saranno presenti per rispondere alle domande dei giornalisti e di chiunque voglia approfondire questo

tema.

Pisa, 23 marzo 2014.

Legambiente Pisa e Valdera, WWF Pisa

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