INCENDIO NELLA NOTTE A VICOPISANO. I CARABINIERI DI SAN GIOVANNI SVENTANO LA TRAGEDIA.

L'Eco del Monte e del Padule 24 Settembre 2014 0
INCENDIO NELLA NOTTE A VICOPISANO. I CARABINIERI DI SAN GIOVANNI SVENTANO LA TRAGEDIA.

Grazie alla prontezza nell’intervento della pattuglia dei Carabinieri della Stazione di San Giovanni alla Vena è stata evitata per una manciata di minuti una vera tragedia familiare causata dall’incendio divampato nella notte scorsa al pianterreno di una villetta bifamiliare a Vicopisano.

Gli otto residenti nello stabile al numero 2 di via Don Sturzo – a metà strada tra la piazza principale del paese ed il plesso scolastico di viale Diaz – stavano dormendo profondamente, quando le fiamme si sono sprigionate probabilmente a causa di un banale cortocircuito (sulle cause indagano i VV.FF. ed i Carabinieri della Compagnia di Pontedera).

Alle 1:40 il consueto pattugliamento notturno del territorio aveva portato la pattuglia dei CC nei pressi delle scuole, e da lì i militari hanno avvertito un forte odore di fumo e ne hanno individuato prontamente l’origine.

“Per pura fatalità l’incendio era divampato a poche centinaia di metri di distanza dalla nostra posizione” dice uno di loro “dieci minuti più tardi e non ci sarebbe stato più niente da fare”.

L’ABITAZIONE DI VIA DON LUIGI STURZO

Quando la pattuglia è giunta di fronte alla palazzina, infatti, le fiamme avevano già provocato l’interruzione dell’energia elettrica, ma gli 8 occupanti dell’immobile erano ancora addormentati. La cucina al piano terra (da dove ha avuto origine il rogo) e la stanza adiacente sono state dichiarate inagibili, al pari dei locali immediatamente superiori dell’edificio.

Unica persona leggermente intossicata dal fumo acre sprigionato dall’incendio, G.P. di 75 anni, tratto in salvo dai militari dell’Arma: “Lo abbiamo trovato a tentoni” continuano i due, che sono intervenuti ancor prima dell’arrivo dei Vigili del fuoco da loro stessi allertati “versava in evidente stato confusionale, ed è stato trasportato per precauzione al nosocomio di Cisanello” .

L’anziano è affetto da una forma di Alzehimer, ma le sue condizioni non destano eccessive preoccupazioni.

I militari si sono preoccupati di portarlo fuori l’uomo prima degli altri membri della famiglia, ed hanno dovuto accoglierlo nell’auto di servizio per metterlo al riparo ripararlo dal freddo notturno, in attesa che tutte le operazioni di primo intervento fossero espletate.

Gli altri membri della famiglia, contattati nella mattinata di oggi ed intenti nel riordino dei locali e nella conta dei danni, si sono trincerati dietro un comprensibile silenzio dovuto allo shock per un dramma fortunatamente soltanto sfiorato.

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