“NOI BIMBI DEL ’44” A SAN GIOVANNI, PER RICORDARE, PER TESTIMONIARE, PER ONORARE LE VITTIME INNOCENTI DI UNA TRAGEDIA…

L'Eco del Monte e del Padule 6 Maggio 2016 0
“NOI BIMBI DEL ’44” A SAN GIOVANNI, PER RICORDARE, PER TESTIMONIARE, PER ONORARE LE VITTIME INNOCENTI DI UNA TRAGEDIA…

PRESENTAZIONE DEL LIBRO SABATO 14 MAGGIO 2016

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L’associazione “Non c’è futuro senza memoria” è lieta di presentare il prossimo sabato 14 maggio la pubblicazione del libro “NOI BIMBI DEL ’44 A RACCONTARE LA GUERRA A SAN GIOVANNI”, un lavoro di ricerca, raccolta di testimonianze, fotografie, immagini e ricordi curato da Margherita Giani per Edizioni Tagete.

Nell’estate del 1944 c’erano a San Giovanni alla vena dei bimbi e delle bimbe che giocavano, vivevano e tremavano oppressi dagli orrori di una guerra che sfuggiva alla comprensione dei loro cuori – racconta l’autrice Margherita Giani nell’introduzione – Oggi quei ragazzetti e quelle bambine sono nonni, e possono raccontare quelle storie, vissuta in prima persona sulla loro pelle. Le esperienze di una tragedia globale, di un’epoca svanita ed inimmaginabile per le generazioni di oggi travolte dall’invasione della tecnologia, ipnotizzate dalla sensazione di un benessere illusorio e a buon mercato, fagocitati da una globalizzazione che non dà il tempo di fermarsi per un attimo a guardare il nostro cammino, da dove veniamo e dove siamo diretti”.

A San Giovanni alla vena ci sono tre monumenti, uno che risale al 1926 dedicato ai caduti nella guerra del ’15/’18, poi una lapide in Via Magellano in ricordo dell’eccidio di 5 ragazze e 3 uomini uccisi dai tedeschi nella seconda guerra mondiale, ed infine un’altra lapide piccolissima e nascosta dalla vegetazione, a ricordare la morte di un piccolo di 12 anni per lo scoppio di un ordigno avvenuto nel 1948, a guerra ormai conclusa.

In questo lavoro si ricorda anche la tragedia del maggio 1957 – prosegue Margherita – quando tre bambini morirono in via Due Ponti per lo scoppio di una mina inesplosa. In quella stessa occasione un quarto ragazzino rimase ferito e perse la vista. Lo scorso anno, il 27 maggio, fu commemorato l’episodio con grande partecipazione del paese ma i giovani d’oggi non conoscono assolutamente il fatto, da ciò l’idea dell’associazione “Non c’è futuro senza memoria” di dedicare un MONUMENTO COMMEMORATIVO ai BAMBINI VITTIME DI GUERRA IN TEMPO DI PACE a San Giovanni alla vena, in VIA DUE PONTI.

Questo libro, patrocinato dal comune di Vicopisano, è nato ed è stato concepito per dare un volto ed un nome alle tante vittime di eèisodi simili, tragicamente avvenuti anche a San Giovanni alla vena e nei dintorni.

Come nel caso di Riccardo Rielli, morto nel dicembre da ’44 all’età di 9 anni – è ancora Margherita che parla – o di Vittorio Mori (scomparso a 12 anni nel 1948) e di altri ancora dei quali sarà purtroppo impossibile ricostruire le vicende. Un invito ai ragazzi di oggi ad appoassionarsi alla ricerca storica partendo dai racconti dei loro nonni che quella storia la portano ancora appresso, a guardarsi attorno, ad ascoltare, anche a riflettere per imparare dagli errori irreparabili e fatali commessi un tempo nella speranza di non ripeterli mai più”.

Per l’erezione del monumento è stato bandito un concorso intoRno alla metà del mese di aprile, rivolto ai ragazzi delle scuole del comune di Vicopisano per installare una lapide dimenticata nel fondo di una cantina (costruita da un familiare di una delle vittime e dimenticata sino a poco tempo fa) nel bel mezzo del paese ed in posizione visibile a tutti, perchè “NON C’E’ FUTURO SENZA MEMORIA”.

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