CALCINAIA FUCINA DI TALENTI. IL ROMANZO D’ESORDIO DI CONNIE SHIPLEY – “MOONHUNTRESS” – E’ UN’ADRENALINICA AVVENTURA MOZZAFIATO

L'Eco del Monte e del Padule 2 Novembre 2016 0
CALCINAIA FUCINA DI TALENTI. IL ROMANZO D’ESORDIO DI CONNIE SHIPLEY – “MOONHUNTRESS” – E’ UN’ADRENALINICA AVVENTURA MOZZAFIATO

Dal Medio Oriente Tel Aviv alle profondità dell’oceano, dai segreti custoditi nelle “stanze dei bottoni” ad intriganti serate dell’alta società, una trama che si snoda tra agguati, rivelazioni, tecnologia del futuro e momenti di passione amorosa

CONNIE SHIPLEY nel corso dell'intervista

CONNIE SHIPLEY nel corso dell’intervista

Con “MOONHUNTRESS – L’inesorabile fascino del destino”, la calcinaiola Connie Shipley, cittadina inglese nata in Belgio, ma trasferitasi in riva all’Arno da più di venticinque anni per “ragioni di cuore”, esordisce nel panorama letterario internazionale (edizioni reperibili in inglese ed in italiano su amazon.com), con un “top book” che in pochi mesi si è guadagnato recensioni entusiastiche e apprezzamenti condivisi dalla comunità dei lettori, con risultati di vendita di tutto rispetto e degni di menzione.

Il libro (https://www.amazon.it/gp/product/B01IDRY27I/ref=oh_aui_d_detailpage_o00_?ie=UTF8&psc=1) è una “spy-story” degna della penna di illustri romanzieri del calibro di Robert Ludlum e Tom Clancy, tanto da destare meraviglia il fatto che una trama così avvincente e strutturata, la costruzione di personaggi e comprimari così complessi ed attendibili, il dosato inserimento di sottotrame misurate che arricchiscono il coinvolgimento del lettore, nascano dalla mente di un’autrice esordiente. E che Connie Shipley viva a Calcinaia, e che con Calcinaia intrattenga un profondo rapporto, ci inorgoglisce e ci rende fiera di poterla contare tra in nostri conterranei.

Abbiamo incontrato Connie previa una semplice telefonata di richiesta di appuntamento, e la scrittrice “anglo-calcinaiola” è stata così gentile da rilasciarci un’intervista nel giro di sole 24 ore dal primo contatto..

In effetti, prima che MOONHUNTRESS vedesse la luce sono occorsi due anni – ammette l’autrice – Il tempo necessario per documentarmi con amici, conoscenti e professionisti dei vari settori attraverso i quali si snoda la trama del romanzo, in modo tale da assicurare che ogni scenario presente nel libro, pur essendo frutto di fantasia, è perfettamente in linea con la realtà”.

In MOONHUNTRESS si parla di lotta per il potere, supremazia mondiale, programmi di sviluppo tecnologici, una futuribile riproposizione dello “corsa allo spazio”, l’ipotetica estrazione di materie prime nello spazio (moonhunter = cacciatore dello spazio, appunto…) di elio-3 e di una minaccia nucleare incombente. Senza tralasciare quel romanticismo ed inframezzo sentimentale che aggiunge suspense e umanità ad una storia altrimenti troppo “tecnica”, e che per questo si legge realmente tutta d’un fiato.

Sono 367 pagine nelle quali ho messo tutta me stessa – dice ancora Connie – nelle quali, essendo una donna, non ho potuto dimenticare di dedicare spazio anche alle lettrici. Pur essendo cresciuta in un ambiente “militare” (il padre di Connie ha servito come ufficiale nell’esercito inglese, nda), ho voluto pensare anche alla voglia di evasione di noi donne. Del resto – prosegue – James Bond – 007, il più famoso agente segreto di tutti i tempi, è diventato un mito tanto per l’abilità nel risolvere casi inestricabili quanto per la sua propensione alle avventure galanti e la facilità nell’intrattenere rapporti extraprofessionali con le sue comprimarie… Non è forse vero ???”

Paragonare Bina Knoplfer (l’agente segreto israeliano protagonista di MOONHUNTRESS) a 007 può sembrare irrispettoso, una profanazione che non è certo nelle intenzioni di Connie.

Ci mancherebbe altro – risponde Connie alla nostra obiezione – continuo a pensare quanto sia stato duro riuscire a pubblicare questo primo capitolo di una saga della quale è già quasi pronta la seconda puntata (“SOULCATCHER”, prossimamente in uscita), ma non nascondo una certa soddisfazione nel registrare richieste del libro giuntemi fin dall’Australia, dagli USA e dal Giappone…”

In Italia e nel Regno Unito, le due nazioni alle quali Connie è più legata, il libro va benissimo. Ma Connie non è intenzionata a fermarsi qui.

Viaggio tantissimo per lavoro, e questo mi dà modo di aggiornarmi continuamente per aggiungere idee e particolari preziosi nelle trame che via via prendono forma nella mia mente. Ogni volta che torno a Calcinaia, un luogo che amo per la pace e la tranquillità che riesce a trasmettermi, ne approfitto per mettere mano ad una nuova avventura, garantisco che non è finita qua…”

Augurandoci che Connie sappia dare un seguito a quanto prodotto sinora (MOONHUNTRESS è davvero un avvincente concentrato di sorprese a ripetizione, nda), noi semplici cronisti degli avvenimenti che si svolgono “sul monte, nel padule e dintorni” annotiamo la nascita di un’eroina (Bina Knopfler) destinata ben presto a far parlare ancora di se’, accanto all’affermazione di una scrittrice “nostrana” (Connie Shipley, che ci arroghiamo il diritto di definire calcinaiola a tutto tondo) della quale non possiamo che essere felici ed orgogliosi.

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