Geofor: fallita impresa costruttrice dell’impianto di compostaggio

L'Eco del Monte e del Padule 11 Luglio 2019 0
Geofor: fallita impresa costruttrice dell’impianto di compostaggio

CASCINA, 11 LUGLIO 2019 – E’ fallita la Biotec Sistemi Srl, società mandataria del RTI (Raggruppamento Temporaneo d’Imprese) composto con ICEF Costruzioni e Milici, per la costruzione dell’impianto di trattamento rifiuti organici di Gello di Pontedera – denuncia Dario Rollo, sindaco facente funzioni di Cascina.

I lavori sono fermi da mesi, la società ha lasciato a metà la costruzione e il presidente del CdA di Geofor, nonché presidente di RetiAmbiente, non ha mai dato alcuna comunicazione ai soci di quanto stesse avvenendo. Ricordo il 2 maggio 2017, quando ex sindaci della città di Pisa e Pontedera, consiglieri regionali del PD, lo stesso presidente di Geofor, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Galletti, annunciavano trionfanti il progetto e ponevano la prima pietra del nuovo impianto. “Entro gli inizi del 2019, l’impianto sarà in funzione” promettevano. Siamo già oltre metà dell’anno e si scopre che la società mandataria è fallita il 6 giugno scorso con tanto di sentenza della Sezione fallimentare del Tribunale di Genova e che i lavori sono fermi da diverso tempo. Le domande e i dubbi sono tanti – continua Rollo.

A preoccupare sono la mancanza di impianti di compostaggio nell’Ambito, le risorse economiche derivanti dallo stanziamento di 19 milioni di euro (e soprattutto dell’eventuale parte già pagata alla società fallita), dell’impatto economico che tale ritardo o blocco totale avrà sulla società Geofor, stazione appaltante (in particolare se il budget previsionale societario prevede ricavi a partire da quest’anno dalla gestione dell’impianto), la posizione di Geofor Patrimonio srl, società interamente pubblica, che ha garantito per l’operazione impiantistica. La cosa alquanto grave è che nessun responsabile della Regione Toscana, dell’ATO Toscana Costa, di RetiAmbiente o di Geofor abbia mai informato i comuni di quanto stesse accadendo, nonostante la strategicità a livello di ambito dell’impianto in costruzione. Anche il piano straordinario di ambito redatto dall’ATO prevede l’utilizzo del nuovo impianto di compostaggio a partire dal secondo semestre 2019 per 44.000 t/a (è stato inserito nel piano nonostante i lavori di costruzione fossero bloccati e a conoscenza dei responsabili). Anche la valutazione ambientale strategica della modifica del piano straordinario per il primo affidamento di servizio a RetiAmbiente, inviato alla Regione Toscana da parte di ATO il 28 maggio u.s., per l’acquisizione del relativo parere finalizzato all’emissione del provvedimento di verifica per l’assoggettamento o l’esclusione a Valutazione Ambientale Strategica (VAS), prevede l’utilizzo del nuovo impianto a partire da giugno 2019. Dimostrazione questa che il piano strategico di ATO, sul quale il comune di Cascina ha votato contrario in assemblea, non è realistico. Il piano presenta inoltre numerose criticità e previsioni alquanto ottimistiche e non realizzabili. L’unico rischio è che i cittadini di un’area che va da Massa a Livorno, passando per la provincia di Lucca e Pisa, vedranno peggiorare i servizi e aumentare la Tari se si continuerà a puntare al gestore unico, come già accaduto nell’ATO Sud e Centro Toscana. Questa è l’ennesima dimostrazione del fallimento totale, completo, delle politiche di gestione dei rifiuti della Regione Toscana e del PD che ha amministrato e gestito il territorio negli ultimi anni – conclude Rollo.

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