I VINCITORI DELLO “SMALLMOVIE FESTIVAL” DI CALCINAIA. GRANDE SUCCESSO DI CRITICA E DI PUBBLICO DELL’EVENTO

L'Eco del Monte e del Padule 6 Ottobre 2013 0
I VINCITORI DELLO “SMALLMOVIE FESTIVAL” DI CALCINAIA. GRANDE SUCCESSO DI CRITICA E DI PUBBLICO DELL’EVENTO

La sala “Don Angelo Orsini” di Calcinaia gremita dei tantissimi cinefili accorsi per assistere alla serata finale di ieri sera, ha testimoniato lo straripante successo dello “Smallmovie Festival”, il concorso di “corti cinematografici” patrocinato dall’Amministrazione Comunale ed ormai divenuto da questa sua secomda edizione, un appuntamento culturale attesissimo nella “Città della Nozza”.

 «Abbiamo ricevuto il doppio delle opere rispetto allo scorso anno», ha detto il regista Francesco Picone “Lo Small Movie è nato infatti come vetrina per giovani registi e aspiranti divi del mondo del cinema. Lo scopo del concorso è quello di realizzare un cortometraggio – in gergo un filmato che duri meno di venti minuti – che rientri nel campo dell’horror o in quello più generico dell’italian short”.

 Il premio finale di 200 €uro è toccato ad ognuno dei vincitori delle suddette categorie. In più ad un’altra opera è stato assegnato il premio della critica. In giuria Gianluca Belleschi, Alberto Macaluso, Laura Martini, Irene Vanni, Matteo Romoli e Serena Bilanceri.

«I film che vedremo stasera sono di natura diversa: i budget di realizzazione vanno dai venti ai ventimila euro», ha aggiunto Picone, del quale è stato proiettato il pluripremiato “Anger of the dead”. A fronteggiarsi per la categoria “Italian short” sono stati “Diritto di morte” (regia L. Di Pasquale), “Per carità” (regia F. Costa), “Margerita” (regia A. Grande), “Oroverde” (regia P. Ferrandini) e “Ci vuole un fisico” (regia A. Tamburini). Per l’horror, invece, “Vai col liscio” (regia P. Paganelli), “Versipellis” (regia D. Della Pepa), “The Path – no way out” (regia M. Lamanna), “Recording” (regia S. Rossi) e “Lux” (regia D. Ricci). «Si è trattato di una scommessa investire in questo progetto», ha detto l’assessore alle politiche sociali di piazza Indipendenza, Francesco Sangiovanni. «Hanno scommesso sia i giovani, realizzando i corti in maniera più o meno amatoriale; sia noi, che ci abbiamo creduto. Ma la scommessa, vedendo quanta gente c’è stasera in questa sala, è stata vinta».

 

A ricevere il premio dei cortometraggi italiani è stato “Ci vuole un fisico” di Alessandro Tamburini: la storia di un ragazzo e una ragazza un po’… sovrappeso, che nonostante l’aspetto fisico, riescono a incrociare le loro vite. Quello per l’horror, invece, è andato a “Versipellis” di Donatello della Pepa, il quale ha messo in scena, nell’arco di pochi minuti, un racconto ispirato alle storie dei licantropi. Infine, il premio della critica lo ha vinto “Per carità” di Flavio Costa, che ha affrontato il tema della disoccupazione galoppante fra i giovani.

 Jacopo Paganelli

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