Finalmente i fornacettesi potranno tornare a sentire il suono delle campane della chiesa parrocchiale. Forse a partire da questa settimana. Ad annunciarlo, alla funzione delle undici e mezzo, lo stesso curato di Fornacette, don Aldo Vietina. «Dopo tutto questo tempo, speriamo di poter far suonare in settimana le campane del nostro campanile», ha detto. È dalla primavera scorsa che l’edificio campanario – che risale al ‘700 – è ingabbiato dalle impalcature. Niente rintocco delle campane, quindi, il cui suono era stato sostituito da un disco amplificato con l’altoparlante. I lavori si erano resi necessari a seguito di lesioni importanti che erano state ravvisate sulla costruzione, le quali avrebbero potuto metterne a rischio la stabilità. La chiesa di Sant’Andrea affonda le proprie origini fin nel medioevo, quando Fornacette, negli atti notarili dell’epoca, si indicava col nome di Rinonichi. «In tutto i lavori ci sono costati ben 80mila euro», ha proseguito il parroco. Ma adesso, le operazioni di consolidamento sono pressoché finite. Proprio per far fronte alle spese impreviste, tempo fa era partita una gara di solidarietà fra le famiglie della frazione: nella chiesa Regina Pacis era stato anche appositamente installato un registro ad hoc in cui annotare le varie donazioni. Donazioni che però, a detta dello stesso don Aldo, sono state ben poche. «I soldi che abbiamo ricevuto sono pochi, pochissimi. Invito tutti i nostri parrocchiani a cercare di contribuire, nonostante la crisi, perché la nostra chiesa è di tutti». In calo anche le offerte: la crisi non ha risparmiato neppure le elemosine. «Domenica scorsa 128 pezzettini da un centesimo e 85 da 2 centesimi».
Jacopo Paganelli
