L'adesione dei Buti al progetto UNICEF “città amica dei bambini e
delle bambine” ha mosso questa mattina al teatro comunale Francesco Di
Bartolo il primo passo di un percorso che porterà al conferimento del
conferimento dell'attestato.
IL TEATRO “DI BARTOLO” GIOIOSAMENTE ASSIEPATO DAI PICCOLI.
“E' naturale coinvolgere “in primis” l'amministrazione comunale” ha detto
Patrizia Falcone, coordinatrice provinciale UNICEF, rivolta al teatro
pullulante di piccoli delle materne e delle elementari di Buti e Cascine
“ma questo è solo l'inizio di un cammino che dovrà coinvolgere Buti
nella sua totalità. La popolazione, le tante associazioni presenti sul territorio,
tutti dovranno adoperarsi per abbattere ogni tipo di barriera e fare di
Buti un paese ancora più accogliente”. Tra circa un anno circa
(il 20 novembre 2014, data simbolica che celebra la ratifica della
convenzione ONU sui diritti dell'infanzia), un apposito comitato
esaminerà i passi compiuti da Buti a favore dell'infanzia, e se i pareri
saranno positivi riceverà l'attestato di “città amica dei bambini e delle
bambine”, come già accaduto a Cascina e Santa Croce sull'Arno.
“Sono tre i pilastri fondamentali sui quali si baserà le valutazione”
continua Patrizia Falcone “la partecipazione dell'intera comunità, e
l'adesione di Buti ai due progetti UNICEF “vogliamo zero” (contro lo
sfruttamento del lavoro minorile nel mondo), e “io come tu” (per il
ripristino dello “ius soli” in contrapposizione allo "ius sanguinis" ed
al conferimento automatico della cittadinanza italiana ai figli di immigrati)”.
LE AUTORITA’ PRESENTANO L’INIZIATIVA.