IL “CAFFE’ SOSPESO” RIFIORISCE A FORNACETTE. MA ANCHE IL LATTE, LA PASTA, I BISCOTTI…

L'Eco del Monte e del Padule 13 Aprile 2014 0
IL “CAFFE’ SOSPESO” RIFIORISCE A FORNACETTE. MA ANCHE IL LATTE, LA PASTA, I BISCOTTI…
E' stata Silvia Barsotti, fornacettese D.O.C. e proprietaria del Bar/Trattoria
(nonché spaccio di generi alimentari) “Da Nilo” di Fornacette a tirar fuori
dal cilindro l'idea di riproporre anche a casa nostra la nobile ed antica
tradizione partenopea del “caffè sospeso”. “Ho voluto “personalizzare” la
prassi per cavarne qualcosa di utile alla collettività” ci conferma Silvia 
niente affatto imbarazzata da questa ondata di popolarità. Il suo esercizio di 
via Toscoromagnola è del resto uno dei locali storici di Fornacette, aperto 
nel 1923 dalla nonna, passato poi alla figlia (la mamma di Silvia) 
ed alla nipote. 
“Guardando un servizio giornalistico in televisione che parlava del “caffè 
sospeso” mi sono chiesta se non fosse stato il caso di tentare anche con i
fornacettesi, allargando la gamma dei prodotti da “lasciare in sospeso” anche
ai generi alimentari, come pasta, scatolame o bevande”. Entrando “Da Nilo”
quindi, sul bancone del bar ci sono una moka, una cestello di vimini ed un
contenitore di latte, rispettivamente pronti ad accogliere offerte per caffè,
alimentari o bevande. “Per gran parte della giorno sono contatto con i clienti
e dialogo con loro; un aspetto fondamentale del nostro mestiere è quello di
raccogliere confidenze e sfoghi della gente, e guai se non fosse così...”
aggiunge Silvia, “Mi sono resa così conto quanto questa crisi abbia colpito
anche persone insospettabili, famiglie che non ricorrerebbero mai a canali
ufficiali di assistenza o aiuti quali associazioni, Parrocchie,
Amministrazioni, ecc...)”. Il funzionamento è semplice: “Un cliente entra
da noi, consuma o acquista dei beni secondo necessità. Al momento di pagare
lascia un'offerta in uno dei contenitori, in maniera che qualcuno
– sull'identità del quale garantisco personalmente l'assoluto riserbo –
possa successivamente usufruire della generosità di chi lo ha preceduto”.
A Silvia preme sottolineare che ogni singola monetina versata sarà comunque
impiegata nell'acquisto di generi alimentari da devolvere in beneficienza.

SILVIA BARSOTTI

“Alla sera vuoto i contenitori delle offerte e registro l'ammontare della
cifra raccolta. Nel caso che essa “sforasse” oltre la quantità di prodotti
elargiti da noi, l'eccedenza sarà consegnata ad un banco alimentare di una
delle associazioni assistenziali del paese: tutto documentato e documentabile”.
Questa “modus creativo” per aiutare il prossimo ha già preso piede, e Silvia
stessa non nasconde la propria soddisfazione nell' aver “smosso” il buon cuore
dei fornacettesi: “Solo nei primi tre giorni abbiamo raccolto dalla moka più
di 30 €uro; la cifra può sembrare esigua, ma ciò significa che oltre 30
persone hanno sposato l'iniziativa, e questo mi porta a pensare che l'idea
sia vincente”. Parafrasando Luciano De Crescenzo (il noto scrittore napoletano
che al “caffè sospeso” dedicò addirittura un libro nel 2008): “Quando un
fornacettese è felice per qualche ragione, invece di pagare un solo caffè,
quello che berrebbe lui, ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che
viene dopo. È come offrire un caffè al resto del mondo…”.
Francesco De Victoriis

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