“L’OLIO PIU’ BONO DI CARCI VS. L’OLIO PIU’ BONO DI BUTI”. VENERDI’ 30 NOVEMBRE: LA SFIDA

L'Eco del Monte e del Padule 25 Novembre 2012 0
“L’OLIO PIU’ BONO DI CARCI VS. L’OLIO PIU’ BONO DI BUTI”. VENERDI’ 30 NOVEMBRE: LA SFIDA

Per Venerdì 30 Novembre è in programma la 1^ edizione della “DISFIDA DELL’OLIO” tra i produttori (solamente quelli non dediti ad attività imprenditoriali) dei due centri della zona noti essersi guadagnati nel tempo la definizione di “paradiso dell’olio d’oliva” (senza per questo voler nulla togliere a produttori di altre località confinanti, caldamente invitati anzi, ad intraprendere fin d’ora un percorso che possa portarli in competizione per le future edizioni).

L’iniziativa parte dalle forze congiunte delle due associazioni “Calci nel cuore”, già organizzatrice delle prime tre edizioni limitate alla produzione olearia calcesana, e la neonata “Buti nel cuore”, aventi entrambe finalità di promozione delle tradizioni, della cultura e delle attività economiche connesse al territorio.

Le regole sono semplici, come è giusto che sia per “tenzoni” folkloristiche di questo genere: due differenti commissioni (una per Buti ed una per Calci) sono già al lavoro in questi giorni per selezionare TRE rappresentanti per ciascun paese tra le decine di produttori locali, che si sfideranno pubblicamente VENERDI’ 30 NOVEMBRE presso il RISTORANTE I CRISTALLI (loc. Monte Serra), scelto non a caso per garantire la neutralità del campo di sfida, posto proprio sul confine tra i due Comuni contendenti. La finale (una gustosa ed abbondante cena al prezzo di 24.00 €uro ed a base naturalmente di piatti tipicamente cucinati con l’olio proveniente dalla produzione dei sei finalisti) decreterà il paese degno di portare per una anno lo scettro designante “L’OLIO PIU’ BONO DEL MONTE PISANO”. Sarà una giuria popolare (designata tra i partecipanti alla cena) a decretare il vincitore. 

“Calci nel cuore” e “Buti nel cuore” (Associazioni nate appositamente con finalità di sviluppo e rilancio economico e turistico del territorio) si augurano che la partecipazione all’appuntamento sia massiccia e partecipata, come è giusto e meritevole che sia per premiare i tanti produttori “amatoriali” di un prodotto che ha fatto – e continua a fare – la storia del territorio.

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