In scena Alberto Severi con “Fincostassù”
Uno sguardo in prosa sull’alluvione del ’66, nella rassegna “Teatro Liquido” di Guascone Teatro.
Sabato 3 febbraio 2018 alle 21,30, al Teatro delle Sfide di Bientina (Pisa), in Via XX settembre 30, Alberto Severi mette in scena il suo “Fincostassù”.
Una produzione di Br/io Diviso/Archetipo.
Alberto Severi voce e volto del Tgr e drammaturgo di grande sagacia ed ironia, riflette sull’alluvione del ’66 che arrivò “Fincostassù”, come dicono i fiorentini indicando, quasi con orgoglio ai “forestieri”, le lapidi apposte sui muri del centro storico.
L’espressione semi-dialettale diventa qui il titolo e il pretesto, per una sorta di spartito a più voci per attore solo, trascinato a testimoniare le varie fasi della catastrofe. Assumendo di volta in volta l’identità di traghettatore beone o di sommesso eroe dell’acquedotto, di acida bottegaia o di cacciatore spaccone, di pittore dongiovanni o di pretino di curia, di rigattiere filosofo o di ciarliera moglie dell’orefice di Ponte Vecchio. Un affresco corale di una toscana che non c’è più ma della quale raccogliamo e portiamo avanti l’eredità umana.
All’interno della quarta stagione (edizione 2017/2018) del “Teatro Liquido” di Guascone Teatro, ovvero “Utopia del Buongusto” (il festival estivo) in tempi freddi. Occasione allegra per star bene, essere attraversati da bei pensieri e migliorarsi la vita. Direzione artistica di Andrea Kaemmerle.
Informazioni 328 0625881 e 3203667354, [email protected], www.guasconeteatro.it. Biglietti: 10 euro intero – 8 euro ridotto.
«Con questo e tanti altri spettacoli in calendario, entrate con noi nel 12° anno di sfide – spiega il direttore artistico, Andrea Kaemmerle – 12 anni di spettacoli da tutto il mondo. Fatevi una scorpacciata di grandi spettacoli portati in scena da artisti che hanno fatto e stanno facendo la storia del teatro di Italia. Il Teatro Delle sfide di Bientina è dalla sua nascita uno spazio confortevole ed accogliente, un luogo ottimo per crescere sogni, seminare pensieri belli e raccogliere enormi dosi di allegria. Anche questa edizione è il risultato di un miracolo fatto di complicità e scommesse portato alla luce da molti moschettieri: le compagnie e gli artisti che continuano a pensare Bientina come una teatro importante, la famiglia Guascone che pedala in salita e ridacchia delle difficoltà e come sempre l’amministrazione comunale che investendo in cultura tenta di migliorare il futuro di tutti».