SEGNO POSITIVO, E’ VERO; MA COME SSONO STATI RAGGIUNTI CERTI RISULTATI ? SCENDENDO NEL DETTAGLIO SI PUO’ FACILMENTE VEDERE CHE “NON E’ TUTTO ORO QUEL CHE LUCCICA”…
Nel Consiglio Comunale di Buti che si è svolto il 30 aprile scorso, era all’ordine del giorno l’approvazione del rendiconto 2012. Il nostro gruppo di opposizione ha espresso voto contrario, suscitando (citiamo un articolo uscito nei giorni scorsi sugli organi di stampa locali ), “ la soddisfazione del sindaco che vede nelle motivazioni espresse dal capogruppo della Lista Civica una pur parziale ammissione del buon lavoro fin qui svolto dalla giunta”…. Un “escamotage” dialettico che rende necessaria una secca smentita.
Le famigerate motivazioni riguardano passato e presente della gestione del comune di Buti: in primo luogo l’eccessiva imposizione fiscale comunale, letteralmente schizzata a livelli insopportabili nello scorso anno, nel quale il nostro comune si è distinto in questo campo. L’IMU allo 0.47 + 1.01, l’addizionale comunale irpef aumentata del 62%, i servizi a domanda (già tra i più costosi della provincia), anch’essi aumentati, la TARES che risulta ancora un’incognita, ma che promette di diventare un’altra stangata. In secondo luogo la totale assenza di investimenti, resi impossibili grazie agli orrori del passato che, lo ricordiamo, sarebbero sfociati nella costruzione della centrale a biomasse se la popolazione non fosse insorta. Per ultimo ma forse più importante, il fatto che l’avanzo di risultato positivo è dovuto alla dismissione dell’isola ecologica a favore di Geofor: una dismissione da noi duramente contestata, per l’ovvia conseguenza in termini di perdita di un altro pezzo di autonomia in un settore, quello della gestione dei rifiuti, in cui amministrazioni lungimiranti hanno prodotto o stanno producendo economie a favore dei cittadini. La domanda che ci poniamo è: quale gioiello di famiglia dovremo cedere il prossimo anno per far quadrare i conti?
Un rendiconto ben congegnato sul piano tecnico, ma che non può essere accettato dalla Lista Civica “Spigai per cambiare”. Questa in sintesi la nostra posizione.
Usando lo stesso metro interpretativo del nostro Primo Cittadino potremmo rilevare che la giunta ha mosso finalmente una prima seppur parziale e sofferta critica a decenni di amministrazione quantomeno discutibile… Ma non intendiamo andare avanti con questo registro in un momento così difficile. Quello che sentiamo di esprimere è una preghiera a tutti (amministratori locali e non), ad abbandonare l’arte della propaganda, a lavorare al massimo per affrontare le difficoltà dei cittadini che ogni giorno sono alle prese con una crisi durissima, che sempre più li attanaglia. E’ ora di prodigarsi per far fruttare al massimo le risorse a disposizione, magari creando allo stesso tempo un gruppo di lavoro che coinvolga le associazioni di volontariato, le parrocchie e le Caritas per cercare di offrire una risposta, almeno parziale, alle vecchie e nuove povertà esistenti sul territorio.
Se la maggioranza vorrà intraprendere una politica di miglioramento dei rapporti tra chi governa e chi fa opposizione, dovrà imboccare la strada del confronto leale con chi non si sente rappresentato dalla coalizione che esprime sindaco e giunta in carica; dovrà resistere alla tentazione di utilizzare la macchina comunale per fini che non siano perfettamente identificabili con il bene comune, dando il giusto ruolo e spazio alle minoranze che comunque rappresentano più della metà della popolazione.
Lista Civica “Spigai per cambiare”
Paolo Bandecca (“Spigai per cambiare”)
Io vi stimo e vi ammiro per la tenacia e quel senso di responsabilità che avete assunto e continuate a
portate avanti. Io non ho tutta questa pazienza e gli atteggiamenti, i comportamenti di questa giunta, mettono a dura prova chiunque. Voi no. Ma mi chiedo: tutto ciò a coloro che hanno approvato e votato questa giunta, va bene così?