Qualcosa si incomincia ad intravedere. Uno spiraglio di luce in fondo al tunnel
di questa crisi infinita, ma a fronte delle richieste mosse dalle Amministrazioni locali, la Regione Toscana ha elargito delle somme finalizzate allo sblocco di opere di prima necessità (qualcuna delle quali ferma da tempo).
I criteri per stabilire la suddivisione di questo “tesoretto” erano stati definiti ad aprile: oggi la giunta toscana ha deciso come saranno ripartiti i 61 milioni in più che Province e Comuni potranno spendere da subito ed entro la fine dell’anno oltre il tetto finora imposto dal ‘patto di stabilità’. Soldi, s’intende, che gli enti locali devono avere in cassa ma che ora non sono più bloccati.
Non è ancora la tanto agognata revisione del ‘fiscal compact’, che può essere fatta solo con il coinvolgimento dell’Europa, nè l’esclusione dal patto delle spese per gli investimenti invocata da molti, ma è comunque una boccata di ossigeno per tanti: per gli enti locali e per le imprese, che con la pubblica amministrazione lavorano.
Il plafond ora ceduto ammonta a 60.996.900 euro. Per tre quarti (pari a 45.049.677 euro) andrà ai Comuni e per un quarto (15.947.223 euro) alle Province.
IN DETTAGLIO LE SOMME ELARGITE AGLI ENTI LOCALI CHE PIU’ INTERESSERANNO I LETTORI:
BIENTINA 61.748,04 €uro
BUTI 33.490,01 €uro
CALCI 37.996,01 €uro
CALCINAIA 72.772,20 €uro
SANTA MARIA A MONTE 102.267,56 €uro
VICOPISANO 50.097,33 €uro
PROVINCIA DI PISA 800.000,00 €uro
FONTE: TOSCANA NOTIZIE