LA STRAGE DI PIAVOLA A 69 ANNI DALL’ECCIDIO: BUTI COMMEMORA I MARTIRI.

L'Eco del Monte e del Padule 22 Luglio 2013 0
LA STRAGE DI PIAVOLA A 69 ANNI DALL’ECCIDIO: BUTI COMMEMORA I MARTIRI.

Salendo in Piavola ci lasciamo dietro la tranquillità dei muri di pietra di Buti e grazie ai canti della corale “Controcanto, e della filarmonica “Bernardini” entriamo nell’atmosfera di sessantanove anni fa quando Buti non era solo un piccolo borgo tranquillo che svetta sotto il Serra, ma come tutta Italia, un luogo di guerra e paura, che divenne casa per molti sfollati scappati alle barbarie nazifasciste. E come Stazzema e Marzabotto, anche Piavola, in cima al Serra, ci ricorda il suo triste eccidio, avvenuto all’alba di un giorno d’Estate, il 23 Luglio 1944. Quest’anno, come l’anno passato, le autorità butesi hanno voluto ricordare la morte di 18 uomini di tutte le età che ancora oggi aspettano verità e giustizia. Fondamentale la partecipazione dei giovani, che hanno letto i testi per il concorso dell’A.N.E.D. grazie al quale alcuni di loro hanno visitato campi di concentramento come Auschwitz. Dopo le musiche della filarmonica Bernardini e della corale Santa Cecilia e di Controcanto e dopo alcune testimonianze a cura di Enrico Pelosini e dei ragazzi della scuola media di Buti, prima che venisse offerto il pranzo a tutti i presenti, sono intervenuti Miriam Celoni, assessore alla cultura della provincia; il sindaco Alessio Lari, che ha citato la sedicenne pakistana candidata al Nobel per la pace; e il vescovo di Livorno Simone Giusti, che ha parlato dei tempi di crisi e della necessità di fondare una società più tollerante. Una giornata, perciò, in onore del ricordo e della Resistenza. Ma una giornata, anche, dedicata al futuro, alla speranza che non si ripetano mai più simili eventi e che i giovani si impegnino ad adottare valori solidali e sentano il dovere di costruire un mondo più democratico e pacifista.

Maria Chiara Boldrini

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