L'incendio dei giorni scorsi sul Monte Pisano e gli articoli ad esso correlati
hanno scosso talmente a fondo Andreas Joachim Freter (critico d'arte che
dalla natìa Germania, da Tubingen per la precisione, è giunto a Vicopisano
- loc. S.Jacopo – nel lontano 1983) da contattare gli organi di stampa per
evidenziare lo stato di abbandono delle pendici del mote dal lato del
versante vicarese ed invocare un maggior rispetto delle ordinanze anti
incendio regolarmente emesse dalle Autorità Comunali.
“Il mio amore per il territorio che mi ha accolto è andato crescendo
parallelamente al realizzarsi dei miei progetti” esordisce Andreas in un
buon italiano venato da un inconfondibile matrice teutonica “Quando
giunsi qua nel 1983, la casa colonica era completamente in rovina, ed
altrettanto poteva dirsi per le pertinenze agricole.
LA CASA DI ANDREAS FRETER NEL 1983, QUANDO FU ACQUISTATA.
Nel tempo, ed in massima parte da solo, sono arrivato a ristrutturare il
fabbricato – ora capace di ospitare fino 9/12 persone – e ad accudire
oltre 300 piante di olivo e svariati alberi da frutto”. Salendo fino alla
casa che Andreas occupa durante i mesi estivi (attualmente insieme
all'unico ospite, uno squisito ex funzionario dell'ONU adesso in pensione),
ci rendiamo conto della fondatezza delle sue preoccupazioni; un'unica
stradina cantoniera ingombra di erbacce che termina in un “cul de sac”
proprio nel giardino di Andreas. “Basterebbe la minima scintilla per
scatenare un incendio di vaste proporzioni” ci confessa il nostro anfitrione
visibilmente preoccupato:
Andreas sul terrazzo di casa, alle spalle quella macchia mediterranea che potrebbe rivelarsi una “trappola senza via di uscita”…
“Come nel 2009 o quello disastroso del settembre '87, e se il vento
espandesse le fiamme dalle pendici del monte verso la vetta della Verruca,
mi troverei a far la fine del topo in gabbia: non esistono vie di fuga, solo
macchia mediterranea e sottobosco”. Ecco perchè i suoi inviti a far
rispettare le misure di sicurezza (anche in maniera coercitiva se dovesse
essere necessario) trovano valida giustificazione. “Spesso la gente paga
la sanzione amministrativa prevista dalla legge ma non si imbarca in
gravose operazioni di pulizia a prevenzione degli incendi. E le mie reiterate
proteste hanno sollevato non pochi “malumori”, sfociati talvolta in
spiacevoli alterchi con il vicinato”.
L’auto del Dr. Ferter con le fiamme alle spalle nel 2009. Per fortuna quell’anno il vento spirava da est…
Quello che chiede Andreas è il rispetto delle norme, niente di più.
“Abito qui da solo, e gli ultimi giorni sono stati particolarmente difficili
per la paura; non solo delle fiamme.... Alcune sinistre coincidenze,
tutte già segnalate alle autorità (tubi dell'acqua sabotati, cinghiali ed
altri abitanti dei boschi invitati con una sospetta distribuzione di mais
intorno alla proprietà, cartelli minacciosi...), mi fanno pensare di aver
collezionato tanti “nemici”, forse perchè le mie pretese rischiano di
scoperchiare un vaso di Pandora pieno di contravvenzioni alle leggi in
materia edilizia ed ambientale”. Andreas conclude con na nota di tristezza
venata da sincera preoccupazione il suo sfogo: “Le persone a me più
vicine, prima tra tutte la mia compagna Anna che vive a Marbella, in
Andalusia, mi hanno più volte raccomandato e consigliato di mollare tutto,
di svendere la proprietà e di smetterla di “cercar rogna”... Ho provato fino
ad oggi a tener duro, innamorato della natura e di questa terra
affascinante e pregna di storia come nessun altra al mondo (ed io che il
mondo l'ho girato, posso dirlo forte...); negli ultimi tempi tanti, troppi segnali
mi fanno temere che anche le Autorità, di cui sono sempre stato rispettoso
e che continuerò a reputare degne di fiducia, stanno “segnando il passo”,
sottovalutando, a mio avviso, dei ben riconducibili indizi di indubbia
provenienza e tenore. E' pertanto perfettamente logico e naturale che mi
sia rivolto ai “media” per allarmare circa lo stato delle cose sul Monte
Pisano”.
L’unica via di accesso alla proprietà, fotografata in uno dei punti più spaziosi e sgombri, mostra delle evidenti carenze nella bonifica anti-incendio prevista nelle ORDINANZE COMUNALI.