Sarà irrispettoso per gli ettari di bosco andati in fumo,
per chi ha subito danni per il fuoco scatenatosi sopra
Asciano (in prossimità di quel Passo di dantesca memoria
per il quale “i Pisani veder Lucca non ponno”), ma la
folla di persone intrattenutasi lungo la strada Provinciale
– degna di una tappa del Giro d'Italia - solleva un
interrogativo sull'innegabile “fascino della disgrazia”.
Potremmo trarre un parallelo tra “il pubblico” all'incendio
di ieri e l'oscura forza che ci spinge a soffermarci sul
luogo di un incidente d'auto per mera curiosità ?
Probabilmente è un azzardo, ma la gente che ieri osservava
affascinata i mezzi antincendio prodursi in acrobazie aeree
(mancava solo la silouhette di King Kong abbarbicato sulla
cima del Empire e la scenografia sarebbe stata sinistramente
hollywoodiana...), lamentava anche in toni accesi il
“sospetto” ripetersi di questi roghi, sottintendendo una
“dolosità” dei fenomeni che tutti sospettano. Pochi giorni
fa la stessa zona è stata teatro di un altro incendio;
curiosamente, in una giornata assolata e confortata da una
brezza veicolo ideale per lo spargimento delle fiamme, un
altro “AL FUOCO !”, tanto che Acque SPA, a causa del impiego
abnorme di risorse idriche per il contenimento degli incendi,
ha dovuto annunciare forti cali di pressione ed interruzioni
nell'erogazione dell'acqua per le giornate immediatamente
successive all'incendio. Adesso la situazione è rientrata
nella norma, e per fortuna non si sono verificati episodi di
recrudescenza delle fiamme tali da dover intervenire
nuovamente con uno spiegamento di mezzi come quello di
mercoledì scorso, altrimenti il paradosso sarebbe stato
quello di avere uomini e mezzi a sufficienza per domare le
fiamme, ma non avere l'acqua necessaria...
IMMAGINE DI REPERTORIO
Dicevamo che l'incendio divampato ad Asciano – pur
prontamente domato grazie all'intervento di ben 7 mezzi
aerei ed al lavoro delle squadre convenute anche da fuori
provincia – ha necessitato fino alla mattina di oggi 24
agosto delle indispensabili bonifiche del territorio per
scongiurare il riprendere dei focolai più reconditi nel
sottobosco. “Un lavoro “sporco” nel senso letterale del
termine – addentrarsi notte e giorno nel folto della
macchia - eppure indispensabile quanto gli interventi di
prima necessità” ci confida Francesco Drosera, referente
unico Provinciale per l'anti-incendio boschivo. “Senza
l'aiuto delle numerose squadre di volontari sarebbe
problematico fronteggiare le emergenze estive che
puntualmente si ripresentano ogni anno, una triste cadenza
spesso localizzata nelle medesime zone. Per l'anno 2013”
prosegue il Dottor Drosera “grazie alle piogge diffuse fin
oltre la metà di giugno, alle temperature non eccessive ed
al puntuale aggiornamento del Piano Operativo di
intervento – approvato da delibera provinciale di anno in
anno in attuazione della delega prevista dalla L.R. 21 marzo
2000 e consultabile in rete – la situazione rientra entro
ambiti fisiologicamente accettabili, con fenomeni incendiari
purtroppo correlati alla natura stessa del territorio
(diffusa macchia mediterranea folta di sottobosco e zone
verdi)”. La preoccupazione delle genti di Asciano in
particolare riguarda il ripetersi del fenomeno per ben due
volte negli ultimi giorni “ma anche questo è, purtroppo, un
fattore tristemente prevedibile” aggiunge un responsabile di
una delle tante squadre accorse sul luogo delle fiamme.
“Consultando gli annuari della casistica relativa agli
incendi boschivi, vediamo che lo scorso anno (2012) proprio
negli stessi giorni e nella stessa zona andarono distrutti
dalle fiamme altri acri di terreno, per lo più coltivato ad
olivi” aggiunge Drosera. Un brutto colpo per l'economia della
zona, già provata dalla contingenza non favorevole che
attanaglia anche altri settori “ma è presto per giungere a
conclusioni affrettate” riferiscono gli esperti.
“E' comprensibilissima la rabbia dei residenti di fronte ad
avvenimenti di questo tipo ed il diffondersi di voci non
accertate e prive di fondamento, ma il Corpo Forestale dello
Stato e le autorità competenti alle indagini stanno già
lavorando egregiamente. Cessata la criticità legata alla
stagione, verso settembre/ottobre, ci sarà spazio anche per
tutti gli approfondimenti del caso, e se individuati, gli
eventuali responsabili saranno duramente colpiti”.