L’INCENDIO DI MERCOLEDI’ AD ASCIANO LASCIA PROFONDE FERITE ED INTERROGATIVI ASSILLANTI…

L'Eco del Monte e del Padule 24 Agosto 2013 0
L’INCENDIO DI MERCOLEDI’ AD ASCIANO LASCIA PROFONDE FERITE ED INTERROGATIVI ASSILLANTI…
Sarà irrispettoso per gli ettari di bosco andati in fumo, 
per chi ha subito danni per il fuoco scatenatosi sopra 
Asciano (in prossimità di quel Passo di dantesca memoria 
per il quale “i Pisani veder Lucca non ponno”), ma la 
folla di persone intrattenutasi lungo la strada Provinciale 
– degna di una tappa del Giro d'Italia - solleva un 
interrogativo sull'innegabile “fascino della disgrazia”. 
Potremmo trarre un parallelo tra “il pubblico” all'incendio 
di ieri e l'oscura forza che ci spinge a soffermarci sul 
luogo di un incidente d'auto per mera curiosità ? 
Probabilmente è un azzardo, ma la gente che ieri osservava 
affascinata i mezzi antincendio prodursi in acrobazie aeree 
(mancava solo la silouhette di King Kong abbarbicato sulla 
cima del Empire e la scenografia sarebbe stata sinistramente 
hollywoodiana...), lamentava anche in toni accesi il 
“sospetto” ripetersi di questi roghi, sottintendendo una 
“dolosità” dei fenomeni che tutti sospettano. Pochi giorni 
fa la stessa zona è stata teatro di un altro incendio; 
curiosamente, in una giornata assolata e confortata da una 
brezza veicolo ideale per lo spargimento delle fiamme, un 
altro “AL FUOCO !”, tanto che Acque SPA, a causa del impiego 
abnorme di risorse idriche per il contenimento degli incendi, 
ha dovuto annunciare forti cali di pressione ed interruzioni 
nell'erogazione dell'acqua per le giornate immediatamente 
successive all'incendio. Adesso la situazione è rientrata 
nella norma, e per fortuna non si sono verificati episodi di 
recrudescenza delle fiamme tali da dover intervenire 
nuovamente con uno spiegamento di mezzi come quello di 
mercoledì scorso, altrimenti il paradosso sarebbe stato 
quello di avere uomini e mezzi a sufficienza per domare le 
fiamme, ma non avere l'acqua necessaria...

IMMAGINE DI REPERTORIO

Dicevamo che l'incendio divampato ad Asciano – pur 
prontamente domato grazie all'intervento di ben 7 mezzi 
aerei ed al lavoro delle squadre convenute anche da fuori 
provincia – ha necessitato fino alla mattina di oggi 24 
agosto delle indispensabili bonifiche del territorio per 
scongiurare il riprendere dei focolai più reconditi nel 
sottobosco. “Un lavoro “sporco” nel senso letterale del 
termine – addentrarsi notte e giorno nel folto della 
macchia - eppure indispensabile quanto gli interventi di 
prima necessità” ci confida Francesco Drosera, referente 
unico Provinciale per l'anti-incendio boschivo. “Senza 
l'aiuto delle numerose squadre di volontari sarebbe 
problematico fronteggiare le emergenze estive che 
puntualmente si ripresentano ogni anno, una triste cadenza 
spesso localizzata nelle medesime zone. Per l'anno 2013” 
prosegue il Dottor Drosera “grazie alle piogge diffuse fin 
oltre la metà di giugno, alle temperature non eccessive ed 
al puntuale aggiornamento del Piano Operativo di 
intervento – approvato da delibera provinciale di anno in 
anno in attuazione della delega prevista dalla L.R. 21 marzo 
2000 e consultabile in rete – la situazione rientra entro 
ambiti fisiologicamente accettabili, con fenomeni incendiari 
purtroppo correlati alla natura stessa del territorio 
(diffusa macchia mediterranea folta di sottobosco e zone 
verdi)”. La preoccupazione delle genti di Asciano in 
particolare riguarda il ripetersi del fenomeno per ben due 
volte negli ultimi giorni “ma anche questo è, purtroppo, un 
fattore tristemente prevedibile” aggiunge un responsabile di 
una delle tante squadre accorse sul luogo delle fiamme. 
“Consultando gli annuari della casistica relativa agli 
incendi boschivi, vediamo che lo scorso anno (2012) proprio 
negli stessi giorni e nella stessa zona andarono distrutti 
dalle fiamme altri acri di terreno, per lo più coltivato ad 
olivi” aggiunge Drosera. Un brutto colpo per l'economia della 
zona, già provata dalla contingenza non favorevole che 
attanaglia anche altri settori “ma è presto per giungere a 
conclusioni affrettate” riferiscono gli esperti. 
“E' comprensibilissima la rabbia dei residenti di fronte ad 
avvenimenti di questo tipo ed il diffondersi di voci non 
accertate e prive di fondamento, ma il Corpo Forestale dello 
Stato e le autorità competenti alle indagini stanno già 
lavorando egregiamente. Cessata la criticità legata alla 
stagione, verso settembre/ottobre, ci sarà spazio anche per 
tutti gli approfondimenti del caso, e se individuati, gli 
eventuali responsabili saranno duramente colpiti”. 

Leave A Response »