CALCINAIA APPROVA LA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO. SPAZIO AL VERDE ED AL PATRIMONIO ESISTENTE, E PREVISTE QUASI 400 ABITAZIONI IN PIU’ PER CIRCA 1000 NUOVI ABITANTI.

L'Eco del Monte e del Padule 29 Novembre 2013 0
CALCINAIA APPROVA LA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO. SPAZIO AL VERDE ED AL PATRIMONIO ESISTENTE, E PREVISTE QUASI 400 ABITAZIONI IN PIU’ PER CIRCA 1000 NUOVI ABITANTI.

Col voto favorevole del Consiglio comunale di sabato 23 novembre u.s., Calcinaia ha adottato la variante generale al regolamento urbanistico.

Lo strumento che renderà possibile la pianificazione dell’assetto cittadino negli anni a venire.

«Il territorio dovrebbe essere considerato un bene comune che appartiene alla collettività», ha detto l’assessore all’urbanistica, Cristiano Alderigi. «E, proprio per tale motivo, da non svendere bensì da valorizzare attraverso forme di coinvolgimento e responsabilizzazione della cittadinanza nella gestione delle risorse storiche, culturali, naturali, paesaggistiche che esso ci offre. Il suolo, così come il territorio, è un bene comune il cui consumo indiscriminato occorre contrastare a favore di un’attività edilizia orientata al recupero e al miglioramento qualitativo del patrimonio esistente, alla riqualificazione e al miglioramento prestazionale delle aree già urbanizzate e, infine, di una pianificazione territoriale che parta dalla verifica dei reali bisogni del territorio e della sua comunità, dall’analisi della sua struttura identitaria, dallo studio delle sue dinamiche socio-economiche, individuando risposte e azioni coerenti con le politiche e conseguenti azioni di governo già individuate con il Piano Strutturale. La nuova edificazione individuata nel nuovo Regolamento Urbanistico è perciò solo quella strettamente necessaria al conseguimento degli obiettivi strategici (evidentemente di utilità generale ed interesse comune) dell’Amministrazione e, a tale scopo, vengono introdotti per ogni previsione di trasformazione urbanistica gli specifici strumenti normativi della compensazione e della perequazione (ogni previsione urbanistica deve in pratica assicurare la contestuale realizzazione di nuovi spazi e attrezzature pubbliche e di interesse generale). Questo percorso nasce dalla convinzione che uno sviluppo urbanistico non razionale o eccessivo, oltre a sprecare suolo e altre risorse finite, genera una domanda esponenziale di servizi generali». Accanto al voto compatto della maggioranza targata Partito Democratico, si è registrata l’astensione di Sinistra Alternativa per Calcinaia e il no di Lista Civica e di Calcinaia delle Libertà. «Gli obiettivi strategici di fondo sono condivisibili» – ha detto il consigliere Maurizio Ribechini, che poi si è astenuto – «con l’incremento degli spazi pubblici come verde e piste ciclabili, valorizzazione e recupero del patrimonio storico e immobiliare esistente, salvaguardia degli spazi agricoli, con l’obiettivo di consumare meno suolo possibile. Sul piano più concreto però ci sono delle criticità: il Regolamento prevede potenzialmente altre 377 abitazioni (sommando le nuove e le “recuperate”), ovvero circa 900 abitanti in più. Questo se attuato (sarà difficile con la crisi economica attuale) porterebbe un eccessivo aumento della densità abitativa (che nel nostro comune è già oggi la più alta di tutta la provincia con ben 800 ab./kmq) e quindi un concreto rischio di peggiorare la qualità della vita soprattutto nei centri storici. Nel complesso il nostro voto è stato un’astensione». Perplessità condivise anche da Massimo Salutini (Lista Civica). «Su alcune località del nostro comune si concentrerà un peso eccessivo: penso in particolare a Sardina. E sono anche preoccupato dagli oneri di urbanizzazione che, a mio avviso, saranno impressionanti. Con un forte aggravio sul costo finale dell’opera. Infine, vorrei ricordare che quasi 400 alloggi in più comporteranno un aumento di traffico notevole».

Jacopo Paganelli

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