LA TRAGEDIA DELLA GIOVANE AURORA, 15 ANNI APPENA E FALCIATA DAL TRENO DAVANTI ALLE COMPAGNE ED AGLI AMICI.

L'Eco del Monte e del Padule 22 Gennaio 2014 0
LA TRAGEDIA DELLA GIOVANE AURORA, 15 ANNI APPENA E FALCIATA DAL TRENO DAVANTI ALLE COMPAGNE ED AGLI AMICI.

Aveva solamente 15 anni Aurora Cei, residente a San Casciano di Cascina, e l’esuberanza tipica dell’età, la voglia di vivere e divertirsi insieme ai coetanei l’hanno condotta acompiere quella leggerezza che le è costata la vita.

 

Al momento di recarsi alla fermata dell’autobus che la avrebbe dovuta riportare a casa intorno alle 12:30, Aurora si è trovata le sbarre del passaggio a livello di via Cei – quello in corrispondenza della stazione – abbassate, ed ha pensato di evitare il percorso dal sottopassaggio per scegliere quello dell’attraversamento dei binari.

I residenti della zona, affermano che sono tanti i ragazzi che sono soliti non rispettare le norme basilari di sicurezza, forse per la fretta, forse per imporudenza, forse per quella spensieratezza che spesso sconfina in leggerezza… ma oggi è un giorno in cui sarebbe disumano indulgere in polemiche ormai sterili; oggi tutta la popolazione si stringe acanto ai familiari di Aurora (mamma Serena, babbo Luca e la sorella più grande di qualche anno) che hanno visto scipparsi di quell’angelo dagli occhioni verdi in maniera tanto orribile.

La scena del dramma (foto La Nazione)

 

«L’HA LANCIATA laggiù» indica ancora sotto choc un ragazzino in lacrime che stava arrivando in stazione al momento dell’incidente. «Ho visto un gruppetto di ragazzi sui binari ma potevo fare poco» avrebbe detto il macchinista. La linea è quella frequentatissima che va da Pisa a Firenze; sono pochi i treni che si fermano a Cascina, gli altri passano a 130-150 chilometri orari, quella che dicono essere la velocità prevista per quella tratta. «Qui all’ora dell’uscita da scuola è tutto un suonare» borbotta un’anziana signora che abita proprio davanti ai binari, «i macchinisti avvertono ma alla gente non importa, attraversano tutti anche se il sottopasso è proprio lì davanti»

Due amiche stavano attraversando, ed Aurora le le ha seguite a poca distanza. «No Au, ferma! Ferma!». Né le urla delle compagne, né il rumore del treno diretto a Firenze che arrivava a tutta velocità sono serviti a evitare la tragedia. Aurora avendo la visuale coperta dal treno fermo in stazione, si è sporta per vedere meglio con il convoglio che l’ha falciata, praticamente decapitandola e scaraventandola a decine di metri.

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