RIFONDAZIONE COMUNISTA SCOPRE LE CARTE. I PUNTI SALIENTI DEL PROGRAMMA…

L'Eco del Monte e del Padule 3 Maggio 2016 0
RIFONDAZIONE COMUNISTA SCOPRE LE CARTE. I PUNTI SALIENTI DEL PROGRAMMA…

CHI VUOLE UNA BUTI VERAMENTE DI SINISTRA, IL PROSSIMO 5 GIUGNO NON PUO’ NON VOTARE PER NOI !!!”

ButiRifondazione

Viene dal partito della Rifondazione Comunista di Buti il primo serio affondo all’amministrazione uscente di Buti, pronta a ricandidarsi con Alessio Lari per ottenere un secondo mandato di conque anni alla guida del piccolo e pittoresco comune ai piedi del Serra.

Siamo l’unico vero partito che rappresenta la sinistra del territorio – esordisce la candidata alla carica di primo cittadino GERARDINA AGRUSTA, 42 anni, nata in provincia di Avellino ma residente a Buti da oltre un ventennio, una delle rappresentati della quota rosa della lista elettorale resa nota sabato mattina a lato del punto di raccolta delle firme necessarie alla presentazione –.

GERARDINA AGRUSTA

GERARDINA AGRUSTA

Sono talmente tante le posizioni che non ci sono piaciute nell’operato di questi ultimi cinque anni che NON POTEVAMO STRINGERE UN PATTO CON LA LISTA DEL PARTITO DEMOCRATICO – ha proseguito Gerardina – Quello della giunta Lari è stato un cammino costellato di buone intenzioni, animato dalla volontà di apparire “politically correct”, rispettoso di tutti ma mosso da una sorta di superiority complex tipico di una certa area intellettuale che stona decisamente con il panorama in cui si muove. In realtà di decisioni prese a vantaggio dei cittadini, delle fasce più deboli e della comunità presa nel suo insieme, se ne sono viste ben poche”.

Annamaria non è sola in questo suo sfogo.

ANNA BASCHIERI

ANNA BASCHIERI

Accanto a lei ANNAMARIA GILIOLI, ma anche ANNA BASCHIERI (butese D.O.C.), BARBARA GIANNINI (già ASSESSORE a Ponsacco ai tempi della sua residenza nel capitale del mobile della Valdera) e MAURO ANDREINI.

L’Eco del monte e del padule”, nella convinzione che il suo ruolo di diffusore delle notizie di questa piccola area di territorio purtroppo assai spesso ai margini delle cronache dei grandi media, riporta quest’oggi il risultato della conversazione intrattenuta con i rappresentanti del partito della Rifondazione Comunista dopo l’ufficialità della conferenza stampa, dando modo ai cinque camdidati presenti al primo appuntamento di una campagna elettorale che si presenta infuocata, di poter parlare liberamente e a cuore aperto, smaltendo il malumore provocato dalle

ANNAMARIA GILIOLI

ANNAMARIA GILIOLI

domande tendenziose rivolte da una collega.

Alla prima questione dopo le prime linee guida del programma infatti, la collega ha compiuto il primo passo falso illuminante circa le sue personali preferenze:

Allora dopo le elezioni voi e la lista “Spigai per cambiare” farete un’opposizione di comune accordo ?”

Apriti cielo !!!

Ma come, si sa già come finiranno le elezioni che si svolgeranno tra un mese ??? – ha commentato allibita la candidata a sindaco – Certo, dobbiamo rimanere con i piedi per terra e non illuderci, ma ricordiamoci

MAURO ANDREINI

MAURO ANDREINI

che partiamo da un non disprezzabile 10% alle ultime consultazioni, e con la ben tangibile impopolarità accumulata con le recenti iniziative e gli atteggiamenti dell’intero quinquennio siamo sicuri che questi numeri non potranno che aumentare”.

Nel caso che le consultazioni dovessero finire come previsto dalla collega, Rifondazione Comunista promette un’opposizione franca, leale e puntuale nel controllo dell’operato della giunta vincitrice nelle urne.

Buti è un piccolo centro, dove tutti si conoscono e dove i contatti umani spesso si stringono a prescindere dalle ideologie – confida Barbara Giannini – Ma un patto elettorale fra noi e la lista civica “Spigai per

BARBARA GIANNINI

BARBARA GIANNINI

cambiare 2.0” sarebbe stato improponibile. Troppa la distanza che ci separa a livello ideologico, troppo diverse le linee base su sociale, sanità, sostegno agli imprenditori, turismo, eccetera”.

Certo è che un trait d’union tra le due liste è stato trovato nella bocciatura delle iniziative della giunta attuale.

Basta prendere l’esempio della valorizzazione di piazza Garibaldi – si accavallano le voci dei cinque candidati – Un’operazione di pura facciata che la giunta ha dovuto mettere in piedi in poche settimane SOLO perchè l’aveva prevista nel programma elettorale del 2011. Ed oggi, dopo cinque anni, sulla piazza non c’era stata neppure l’ombra di un intervento”.

Ma adesso, vien fatto notare, c’è un’intera squadra di operai al lavoro…

Al lavoro, al lavoro… – la pronta replica dei cinque – Quando non intervengono agenti esterni, come i controlli mai chiariti pienamente ad interromperli. E poi il progetto… Che cosa ci combinano quelle fioriere prefabbricate e post-moderne con la nostra bella piazza, con i retaggi medicei e medievali dell’intero paesaggio ? – incalza Annamaria – L’unico risultato apprezzabile è stato quello di privare i butesi di uno dei pochi spazi disponibili per il mercato settimanale, donandogli in cambio un “olezzo” irrespirabile nel pieno centro del paese, nell’unico punto di aggregazione dell’intera comunità e che non invita certamente alla sosta per un caffè o all’interazione sociale in piazza…”

Questa, secondo i candidati di Rifondazione, è solo la punta dell’iceberg, l’ultima trovata dell’amministrazione per cercare di rimediare ad una serie infinita di promesse mai mantenute.

L’istruzione, i corsi integrativi, lo sfruttamento delle risorse del territorio, la trasparenza negli atti e nelle attività… sono questi i punti base del nostro programma – si spingono oltre, anticipando i punti salienti di un programma che sarà reso pubblico a breve – Buti NON E’ UN PAESE POVERO come viene spesso descritto. Abbiamo il Monte, abbiamo l’acqua, abbiamo castagneti, frutteti, gli olivi con un olio indicato come tra i migliori sull’intero mercato nazionale ed internazionale… Tutti settori da valorizzare attraverso un serio coordinamento di coloro seriamente interessati al loro rilancio. Dovremo dar modo ai butesi di lavorare per Buti, anche l’ottima idea lanciata tempo fa della creazione di un ALBERGO DIFFUSO, pubblicizzata in pompa magna con tanto di presentazione in teatro e la nascita di una rete di B&B (chi si ricorda di “ButIN” ???) è rimasta lettera morta. Uno specchietto per le allodole, un operazione di “marketing politico” che i butesi, gente semplice ma dotata di buon senso, non vorrà certamente subire per altri cinque interminabili anni…”

Tornando al concetto esposto nelle righe soprastanti, “L’Eco del monte” garantisce ed ha sempre garantito a tutti gli attori della contesa elettorale del prossimo giugno lo spazio sufficiente a rendere pubblici i propri programmi, a diffondere le iniziative, a raggiungere l’elettorato e le case dei butesi che tra poco più di un mese saranno chiamati alle urne.

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