Sul palco del Teatro Lux, venerdì 4 novembre, Alessandro Agostinelli (voce e interprete), Andrea Pellegrini (tastiere) e Nino Pellegrini (contrabbasso) giocano insieme tra parole e note, si bacchettano e si provocano a vicenda, dando vita a un’atmosfera familiare e impertinente, assolutamente scorretta.
Divertimento assicurato per gli interpreti e per il pubblico, uno spettacolo composto di parole e improvvisazioni jazz che gioca sul filo dell’eterna rivalità tra pisani e livornesi, la contrapposizione tra “il mare e la campagna”, fra tradizione e diversità, tra l’orgoglio un po’ bigotto e provinciale dei pisani e l’afflato cosmopolita degli “uomini di mare livornesi.
Il comico e l’ironico si mescolano nelle due realtà toscane, messe alla berlina da chi le conosce così bene da potersi permettere una presa in giro che in realtà assume il significato di una dichiarazione d’amore.+
Pisani e livornesi sono differenti l’uno dall’altro, il giorno e la notte, il diavolo e l’acqua santa, il paradiso e l’inferno – non sta a noi giudicare sull’assegnazione dei ruoli… – ma mostrano infinite affinità nel bene, e nel male (soprattutto nel male), che meritano un approfondimento.
Dalla mega-rissa di Tirrenia di metà anni ’80, agli elzeviri pecorecci per infamare il dirimpettaio, dal classico “pisamerda” al pittoresco “Livorno, l’albero in culo e le foglie d’intorno…”
I fiorentini vanitosi, le scritte sui muri, gli sfottò sul compianto Miguel Vitulano e la malcelata invidia per un ambiente frizzante e foriero di creatività innata…
Dal cacciucco alla rosticciana alla brace, passando per “puttan – tour” e cimiteri sconsacrati.
Una selvaggia cavalcata tra pregi e difetti dell’ideologia del “maledettismo toscano” di malapartiana memoria mixato con un po’ di sano e becero campanilismo.
Per info e prenotazioni: [email protected]
Costo del biglietto: 10 euro
