CALCI, 25 settembre 2018 – “Un incendio di simili proporzioni non si ricorda a memoria d’uomo, ci vorranno giorni per domare le fiamme. Un intero ecosistema distrutto…”
Con queste sconsolate parole uno dei responsabili delle squadre volontarie di anti-incendio boschivo sintetizza la drammatica situazione che si sta vivendo dalla sera di ieri 24 settembre.
Le fiamme hanno preso il via da cinque diversi punti situati strategicamente sopra il paese di Calci, il che ha portato il sindaco del paese della Certosa a dichiarare alla stampa che sussistono pochi dubbi circa l’origine dolosa dell’incendio: “C’è una mano criminale dietro questo drammatico evento” ha detto Massimiliano Ghimenti ai microfoni della RAI.
Sono state allertate tutte le squadre anti-incendio della zona, fino a convocare sul luogo volontari provenienti da tutta la Toscana. Anche i Vigili del fuoco e gli uomini della Forestale stanno prestando la loro opera nel tentativo di arginare le fiamme, allargatesi fino ai comuni limitrofi.
Vicopisano, Buti e, Cascina , risultano coinvolte.
A Cascina, nella frazione di Zambra, il fuoco è riuscito a superare la barriera naturale rappresentata dal fiume Arno, a causa del forte vento che spira da settentrione e che ha reso impossibile fino a questa mattina l’intervento dei mezzi aerei (elicotteri e Canadair) nel tentativo di arginare le fiamme.
Circa 250 persone sono impegnate da ieri sera alle 22, ma l’impegno degli uomini sembra essere assolutamente insufficiente. “Pur avendo tutte le squadre operative sul luogo, siamo sempre troppo pochi” ha dichiarato il presidente del “La Racchetta” di Cascina e dirigente regionale della associazione.
“Montemagno non esiste più. Le fiamme hanno divorato il campanile della Chiesa, sono state opportunamente evacuate centinaia di persone, ma sembra di assistere veramente ad una catastrofe di proporzioni bibliche”.
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