A.E.C.I. (Associazione Europea Consumatori Indipendenti) riesce ancora a difendere con successo i cittadini, troppo spesso inermi nei confronti dell'arroganza delle grandi aziende. Nello specifico, la questione riguardava l'infondata pretesa di quasi 2000 €uro, avanzata da un noto gestore di telefonia, per telefonate effettuate da un utenza “fantasma”.
L'azienda infatti non ha mai esibito il contratto alla vittima del tentato sopruso, nonostante le numerose richieste in tal senso, da ciò si è dedotto che, pur essendo il traffico probabilmente stato consumato da un ignoto sottoscrittore, ponendo firma apocrifa ed utilizzando un documento di identità di cui era stato debitamente denunciato lo smarrimento), le pretese erano assolutamente infondate. La diatriba si è trascinata per due anni, fino a quando la vittima non si è rivolta alla sede AECI di Cascina (posta in corso Matteotti al piano terra del Municipio - 050/719202 o 345/4000098) che informata dei fatti, si è preoccupata dell'intera gestione della controversia, ottenendo per via extragiudiziale non solo l'intero stralcio delle bollette, ma addirittura un risarcimento di 450 €uro per il disturbo causato alla vittima dalla compagnia gestore telefonico, colpevole di numerosi e frequenti disservizi sulle altre utenze e di reiterate intimazioni di pagamento. ”Tutto è bene quel che finisce bene” commenta il Presidente della sede cascinese di AECI “l'importante è rivolgersi sempre a chi conosce i meccanismi e conosce come muoversi. Talvolta rivolgersi ad associazioni specializzate come la nostra può fare la differenza nel districare situazioni apparentemente irrisolvibili".