SIGARETTE ELETTRONICHE. L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FUMO ELETTRONICO PERPLESSA DI FRONTE ALLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO LORENZIN: “OCCORRE CHIAREZZA !”

L'Eco del Monte e del Padule 23 Giugno 2013 0
SIGARETTE ELETTRONICHE. L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FUMO ELETTRONICO PERPLESSA DI FRONTE ALLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO LORENZIN: “OCCORRE CHIAREZZA !”

Ancora novità per quanto riguarda la direttiva europea sul tabacco soprattutto per l’applicazione delle norme in merito alla distribuzione e vendita delle SIGARETTE ELETTRONICHE.

Nel testo concordato oggi dai ministri della Salute, riuniti nel Consiglio di Sanità comunitario a Lussemburgo, si prevede infatti che i prodotti che contengono nicotina oltre certi livelli debbano essere autorizzati come farmaci a tutti gli effetti.

In particolare, spiegano fonti del Consiglio agli organi d’informazione, ogni e-cig che contiene almeno 1 mg di nicotina sarà soggetta al regolamento dei farmaci e richiederà quindi un’autorizzazione all’immissione in commercio. Ogni sigaretta elettronica con meno di 1 mg di nicotina invece, sarà regolata dalla direttiva tabacco, e dovrà contenere specifiche avvertenze come i canonici prodotti rintracciabili in tebaccheria.

“L’Associazione Nazionale Fumo Elettronico accoglie con stupore le dichiarazioni del Ministro Lorenzin sulla sigaretta elettronica, che risultano quanto meno contraddittorie”. Lo afferma il Presidente dell’ANAFE Massimiliano Mancini, in merito all’intervento del ministro al consiglio europeo dei ministri della Salute a Lussemburgo. “La direttiva europea, che il Ministro giudica ragionevole, prevede che la e-cig contenente nicotina possa essere immessa sul mercato solo se autorizzata a norma della direttiva 2001/83/CE, che altro non e’ che la direttiva che regolamenta i medicinali per uso umano. Cio’ porterebbe di fatto ad una equiparazione della sigaretta elettronica ai farmaci e la vendita verrebbe limitata alle sole farmacie”. Tuttavia, sottolinea l’Anafe, “quanto prevede la direttiva europea e’ in contrasto col parere del Consiglio Superiore che lo scorso 4 giugno aveva chiaramente detto che la sigaretta elettronica non puo’ essere considerato un farmaco”. “Il problema e’ che il Ministro da una parte dice che l’Italia si rifara’ al parere del CSS, mentre dall’altra dice di essere d’accordo con quanto prevede la Direttiva Europea. A questo punto – chiede il Presidente Mancini – il Ministro e il Governo italiano, cosa intendono fare sulla sigaretta elettronica? A.Na.F.E. chiede di inoltre che si dia quanto prima il via ai lavori del tavolo di approfondimento annunciato, perche’ non si puo’ immaginare di costruire una regolamentazione senza gli operatori del mercato”.

Fonte: ADKRONOS/AGI.IT

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