A San Miniato in tanti hanno assistito alla scena che ha veramente dell’agghiacciante. Un anziano cacciatore (settantenne, dipendente pubblico ora in pensione), si è reso protagonista di una dimenticanza che, se riproposta nella finzione dai comici Aldo, Giovanni e Giacomo nel loro film d’esordio “Tre uomini e una gamba” era divertente proprio per la sua surrealtà, vista dal vivo, con il povero animale straziato e scorrazzato dietro la Panda dell’anziano, ha profondamente shockato chi ha assistito alla scena.
Il cane è stato trascinato per chilometri, legato al gancio posteriore della sua vecchia auto, fin nel centro abitato del paese seminando la scia di sangue della povera bestia. È l’orrenda scena cui hanno assistito diversi testimoni, ieri mattina, a San Miniato da via Sforza a via Dalmazia, dove abita l’anziano cacciatore, proprietario di quel cane e di altri della stessa razza che utilizza per la caccia al cinghiale. E’ proprio ripercorrendo quella striscia di sangue che lo hanno rintracciato gli agenti della polizia municipale, dopo aver ricevuto le telefonate dei testimoni del fatto. L’anziano usa un apparecchio acustico, e sordo ai segnali ed ai numerosi richiami di chi lo avvertiva di ciò che stava combinando, se ne è tornato a casa tranquillo per poi commentare che “si era dimenticato del cane”.
Del caso si occupa ora la polizia municipale di San Miniato. L’anziano cacciatore rischia la reclusione da tre mesi a un anno o la multa da tremila a 15mila euro. Ma dopo l’accaduto ora tutti in paese chiedono che si verifichi come l’uomo tiene anche gli altri cani e se sia ancora idoneo al possesso del porto d’armi ed al possesso della patente di guida, avendo già ampiamente dimostrato di poter essere un pericolo per l’incolumità fisica e psicologica degli altri.
un’immagine agghiacciante di un episodio simile
